La Collezione Casamonti porta l’arte contemporanea a Firenze
Autore/i:
Rubrica:
NOTIZIE
Articolo a cura di:
Alessia Zorloni
Da qualche settimana il centro storico fiorentino si è arricchito di uno spazio per gli amanti dell'arte moderna e contemporanea: nel piano nobile dello storico Palazzo Bartolini Salimbeni ha inaugurato la Collezione di Roberto Casamonti, titolare della celebre galleria fiorentina Tornabuoni Arte che racconta come è nato il progetto.
Com’è ben dimostrato da un certo numero di studi negli ultimi anni è mutato l’atteggiamento dei collezionisti, alcuni dei quali decidono di condividere il proprio patrimonio artistico, non più solo donando le loro collezioni ad enti pubblici o prestando le opere per esposizioni, ma soprattutto aprendo musei privati. Le collezioni permanenti fondate dai collezionisti privati offrono uno straordinario numero di opere ai propri fruitori ed eguagliano, e in molti casi superano, per numero e completezza, le collezioni delle istituzioni pubbliche. Così, mossi dal desiderio crescente di preservare l’identità familiare attraverso valori intangibili e la creazione di un progetto culturale, alcuni collezionisti, anche in Italia, decidono di aprire un proprio museo.
Collezionista sin da giovane, Roberto Casamonti ha cominciato a mettere assieme la sua collezione promuovendo prima l’arte del Novecento per arrivare poi a scoprire, tra i primi, artisti quali Lucio Fontana e Alighiero Boetti. “Ho investito in Fontana e Boetti quando ancora in pochi ci credevano”, racconta il gallerista, “per questo ho sempre inaugurato le mie gallerie con mostre di Fontana, rendendo omaggio ad un artista in cui ho sempre creduto, premiato oggi dalla critica e dal mercato”. La Collezione Casamonti, ricca di sculture e dipinti, tra i quali capolavori di De Chirico, Picasso, Max Ernst, Andy Warhol, Alberto Burri e molti altri protagonisti del Novecento, si appresta a qualificarsi come una delle maggiori raccolte d’arte moderna e contemporanea aperte al pubblico esistenti in Italia. Incontriamo Roberto Casamonti a Milano per conoscere come è nato il progetto.
Per introdurre questa collezione può raccontarci il suo percorso come gallerista e collezionista?
La mia passione per l’arte ha origini lontane. Mio padre è diventato un appassionato d’arte nel 1950. All’epoca lui acquistò il suo primo quadro quando io avevo 10 anni; da allora è cresciuto in me l’amore per l’arte fino a scegliere di avviare la mia attività in questo settore.
La mia prima galleria, Tornabuoni Arte, nasce nel 1981 a Firenze, in via Tornabuoni. Negli anni successivi abbiamo inaugurato la sede di Crans Montana in Svizzera nel 1993, quella di Milano nel 1995, la sede di Parigi nel 2009 e da due anni abbiamo aperto uno spazio a Londra. Questo è un mercato su cui stiamo investendo molto. Io personalmente mi occupo dell’Italia, quindi delle sedi di Firenze, Milano e Forte dei Marmi, mentre i miei figli si occupano delle gallerie estere.
Da poche settimane ha inaugurato la Collezione Casamonti a Palazzo Bartolini Salimbeni? Come è nato il progetto?
La collezione nasce da anni di ricerche e testimonia il mio desiderio di condivide con la collettività le opere alle quali sono più affezionato. Posso dire che la nascita di questo spazio sancisce il punto di arrivo della mia lunga attività nel mondo dell’arte.
Qual è il focus della collezione?
La collezione si articola in due grandi nuclei tematici: il primo considera opere di artisti agli esordi del Novecento sino ai primi anni Sessanta. Il secondo parte dagli anni Sessanta e arriva fino ai giorni nostri, con autori come Tony Cragg e Anish Kapoor. Il primo nucleo sarà esposto sino alla primavera del 2019, dove saranno visibili, tra le altre, le opere di Sironi, Severini, Marini, Morandi, De Chirico, Picasso, Klee, Chagall, Ernst, Kandinsky, Burri, Klein e Fontana.
Di chi è la proprietà della collezione?
Le opere sono da sempre appartenute alla mia collezione e sono il frutto di anni di appassionate ricerche in grado di rappresentare l'eccezionale evoluzione storico artistica che attraversa il XX secolo. Contrariamente a quelle esposte nelle gallerie d'arte, le opere che sono collocate a Palazzo Salimbeni non saranno più in vendita.
Chi è il soggetto giuridico che gestisce la collezione?
Per gestire questo spazio è stata costituita l'Associazione per l'Arte e la Cultura, denominata "Collezione Roberto Casamonti” con l’obiettivo di organizzare mostre ed eventi multidisciplinari finalizzati a valorizzare l’arte moderna e contemporanea.
A chi sarà affidata la gestione e la direzione dello spazio?
Lo spazio è diretto da Sonia Zampini, storica dell’arte e da anni collaboratrice della galleria Tornabuoni Arte, mentre Bruno Corà è il curatore delle due mostre relative alla collezione. La collezione sarà aperta al pubblico su prenotazione, dal mercoledì alla domenica, dalle 11.30 alle 19.00, con ultimo ingresso alle 18.30.
Si dice che una collezione rifletta e restituisca la personalità del suo fondatore. È d’accordo?
Sicuramente ogni opera collezionata è portatrice di una sua storia personale che si è legata con la mia nel momento in cui l'ho scelta e l'ho acquisita. Ogni opera è preziosa perché oltre a narrare sé stessa racconta anche una parte di me. Una collezione è un percorso artistico altamente personale, che racconta la passione per l'arte di chi l’ha costituita.
© Riproduzione riservata
Ph: Le Corbusier, Taureau (1960), collage e inchiostro di china su carta. Courtesy Collezione Casamonti.