La Cecenia di Davide Monteleone
Parigi. Gli scatti realizzati in Cecenia, che hanno valso aDavide Monteleone il premio «Carmignac Gestion» per il fotogiornalismo, sono ora in mostra alla Chapelle de l’École des Beaux-Arts fino al prossimo 4 dicembre. Il reportage di Monteleone, dal titolo «Spasibo», realizzato tra gennaio e aprile 2013, racconta come l’identità cecena sia sempre a rischio anche nell’apparente tranquillità messa in scena dal regime autocratico di Ramzan Kadyrov. «La prima cosa che si vede arrivando nella capitale è un grande cartellone in cui è scritto ‘Grazie Ramzan per Grozny’. Una sorta di souvenir che il presidente Kadyrov si è concesso per aver rimesso in sesto il Paese», ha raccontato Monteleone.
Anche se è il primo presidente di origini cecene della Repubblica autonoma, in realtà, ha osservato ancora Monteleone, Kaydrov risponde agli ordini del Cremlino. Il fotoreporter, che ha 39 anni, vive tra l’Italia e la Russia ormai da molto tempo. Arrivato in Russia nel 2001 per l’agenzia Contrasto, lavora con VII Photo dal 2011. Il premio è stato creato dalla Fondation Carmignac nel 2009. La giuria di questa quarta edizione era composta da specialisti dell’immagine ed esperti di geopolitica e presieduta dalla giornalista Galia Ackerman, traduttrice dell’opera di Anna Politkovskaja. Il fotoreporter di Potenza è stato premiato lo scorso mese di luglio, ma in realtà Monteleone era già stato scelto nell’ottobre del 2012. È per motivi di sicurezza che il suo nome è stato rivelato solo mesi dopo, una volta portato a termine il reportage in Cecenia e in occasione dei Rencontres de la photographie di Arles.
Il premio comprende una borsa di 50mila euro e accompagna il vincitore anche dopo il reportage con l’installazione di una mostra e la pubblicazione di una monografia.
da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 19 novembre 2013