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L’agenda delle fondazioni europee punta sull’educazione culturale

  • Pubblicato il: 03/06/2011 - 18:49
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NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Chiara Tinonin
A. C. Silva

Inaugurata il 25 maggio 2011 con una pluralità di incontri e di eventi satellitari, l’assemblea annuale dell'European Foundation Centre (EFC) è stata programmata intorno a un tema centrale: la capacità delle fondazioni europee di coordinarsi per avere un ruolo consistente nel supportare la crescita socio-economica nei Paesi di riferimento e in grado di influenzare positivamente l’andamento globale.

L’European Foundation Centre è l’associazione di 230 fondazioni europee, operanti nei settori di utilità sociale e di promozione della crescita economica, provenienti da oltre 40 Paesi, di cui fa parte anche l’unicità italiana delle fondazioni di origine bancaria.
«Risorse e sostenibilità. Gli oceani» il titolo dell’appuntamento di Cascais che per tre giorni ha visto susseguirsi workshop e dibattiti dedicati a temi come la ricerca di sinergie e alleanze strategiche tra le fondazioni, la filantropia, lo sviluppo sociale e urbano, le possibilità progettuali delle fondazioni per supportare il settore del volontariato. «Le fondazioni europee hanno un ruolo cruciale nel trovare soluzioni per offrire un futuro migliore all’umanità» dice Aníbal Cavaco Silva, il Presidente del Portogallo, aprendo ufficialmente i lavori per gli oltre 600 delegati intervenuti a Cascais, precisando la necessità di allineamento degli sforzi dei governi, della comunità scientifica e dell’operato delle fondazioni per fornire una reale possibilità di sviluppo all’economia mondiale.

Emílio Rui Vilaril Presidente uscente dell’EFC che proprio a Cascais ha passato il ruolo all’italiano Marco Parlangeli (Fondazione Monte dei Paschi) per il mandato che scadrà nel 2014, ha enfatizzato la responsabilità delle fondazioni europee nel saper guardare al di fuori dei loro confini nazionali. «C’è una consapevolezza crescente rispetto al fatto che i campi d’intervento della filantropia europea hanno cause e implicazioni globali. Dobbiamo guardare al di fuori dei nostri confini per ottenere nuove idee, nuovi partners, trovare nuove soluzioni».
Emblematica, dunque, la consegna del Premio Raymond Georis per la filantropia innovativa in Europa a Bassma Kodmani, direttore esecutivo dell’Arab Reform Initiative che promuove riforme democratiche nel mondo arabo.

La tematica maggiormente affrontata, parlando di sostenibilità e di gestione delle risorse delle fondazioni, è stata quella dell’educazione e dell’investimento sulle generazioni future. In occasione della sessione plenaria dell’Assemblea, la Principessa Laurentien di Olanda ha puntualizzato l’importanza dell’ascolto dei giovani per essere in grado di trovare nuove soluzioni progettuali, nuovi modelli d’intervento strategico:«le generazioni giovani pensano in termini di possibilità non di ostacoli». Grande attenzione, quindi, anche alla cultura, con particolare riferimento alla sfera educativa dei giovani. Educare i giovani attraverso attività culturali e artistiche, fornendo opportunità per sviluppare la creatività individuale e coltivare ilsenso estetico, è per le fondazioni un driver di sviluppo sociale ed economico condiviso e incrementabile. Le partnership tra le istituzioni culturali, comunità locali e  scuole divengono strumenti fattivi per investire in una classe dirigente del domani colta e consapevole, dotata di spirito critico; e allo stesso tempo per combattere l’esclusione sociale, promuovere il dialogo interculturale.

Il prossimo appuntamento con EFC sarà a Belfast, dal 6 giugno 2012, dove le fondazioni di tutta Europa si confronteranno sul tema della pace.

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