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Il «treno dei Messapi» attraversa il Salento

  • Pubblicato il: 02/03/2012 - 11:03
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Ilaria Oliva

Copertino (LE). L’identità storica e culturale del vasto territorio compreso tra le tre province di Lecce, Brindisi e Taranto fonda le sue radici sulla civiltà dei Messapi,  popolazione dalla non ben chiara provenienza che colonizzò la Puglia intorno al IX secolo a.C. e si insediò nella cosiddetta «terra tra due mari».
Numerosi insediamenti sono stati rinvenuti, in seguito a varie campagne di scavo, sparsi sull’intero territorio e, nel corso degli ultimi decenni, sono stati valorizzati con la realizzazione di parchi archeologici, ecomusei, musei diffusi e attraverso lo strumento partecipativo delle cosiddette mappe di comunità.
La Fondazione Moschettini, operante sul territorio di Copertino dal 1925, soprattutto nel settore didattico e di studi sul territorio, insieme ad un vasto partenariato di associazioni e cooperative sociali (Associazione Ionico Salentina Amici delle Ferrovie - AISAF ONLUS; Associazione Play your place – Il luogo in gioco; Il Primo Sole Cooperativa Sociale; MERIDIES Società Cooperativa;   Project Lab Società Cooperativa) ha partecipato al bando storico-artistico e culturale promosso dalla Fondazione CON IL SUD con il progetto «Viaggi nella Terra di Mezzo» che vede coinvolte anche le Ferrovie Sud Est, come partner per la realizzazione di itinerari tematici che toccheranno, appunto, le principali località messapiche, e una serie di Laboratori Urbani Giovanili attivati dalla Regione Puglia attraverso il programma Bollenti Spiriti.
Il progetto è stato ritenuto ammissibile a finanziamento, ed è entrato a far parte dei 200 progetti «esemplari» sostenuti dalla Fondazione CON IL SUD per promuovere lo sviluppo sociale, culturale ed economico del Mezzogiorno.
«Sono iniziative che definiamo ‘esemplari’ - afferma Pietro Ferrari Bravo, Direttore generale della Fondazione CON IL SUD - perché, per contenuto innovativo, organizzazioni coinvolte, impatto e rilevanza territoriale, possono diventare modelli di riferimento per l’infrastrutturazione sociale del territorio. In particolare questo progetto, finanziato in risposta al Bando storico-artistico e culturale, ha un forte potenziale di esemplarità perché si pone l’obiettivo di mettere in rete, tutelare e valorizzare, i tanti beni messapici delle tre province salentine, aggregando energie e competenze del territorio e promuovendo la partecipazione delle comunità locali.
E’ una ulteriore dimostrazione di come la cultura possa rappresentare una grande occasione per generare valore, creare sviluppo e coesione sociale».
Su un investimento totale di euro 531.300, la Fondazione Con il Sud finanzierà 420.000 euro.

Abbiamo voluto, quindi, approfondire l’argomento, in occasione della presentazione ufficiale del progetto a Lecce presso il Musa-Museo Storico-Archeologico dell'Università del Salento, con il presidente della Fondazione Moschettini, Luigi Del Prete, e con Mauro Quarta, ideatore e coordinatore del progetto.
Il  progetto  intende avviare una serie  di itinerari turistici legati al   mondo archeologico, in particolare ai  Messapi, attraverso  la  fruizione slow con i treni FSE, le bici  e mettendo   in rete operatori economici del  territorio.

Come state operando per la sua realizzazione pratica?
Mauro Quarta: Stiamo lavorando soprattutto con i Laboratori Urbani coinvolti nell’iniziativa che  realizzeranno, ognuno nel proprio ambito di competenza, prodotti simbolici  ispirati alla cultura Messapica, da proporre nei nuovi itinerari turistici che verranno realizzati.

Quali sono gli itinerari che si prevede di realizzare?
M.Q.: Abbiamo previsto cinque percorsi pilota:  da Lecce  verso Brindisi, con tappa a Mesagne, San Vito dei Normanni, Ceglie Messapica e Villa Castelli; poi c’è la tratta Lecce-Taranto, con tappe intermedie a Oria e Manduria; quindi Lecce-Leuca che farà tappa ad Alezio, Gallipoli, Ugento, Vereto; Lecce-Castro con tappe a Muro Leccese e Vaste; e infine Lecce-Copertino con soste a Cavallino e Caprarica.

Qual è il principale apporto della Fondazione Moschettini in questo progetto?
Luigi Del Prete: La Fondazione metterà a disposizione un’ala del Palazzo Moschettini che sarà ristrutturata e diventerà un centro polifunzionale formativo che opererà nei mesi invernali prevalentemente con le scuole locali di ogni ordine e grado, realizzando laboratori tematici che verranno tenuti inizialmente dal gruppo di progetto, successivamente dagli operatori che saranno formati tramite dei corsi specifici. Sono previsti infatti corsi per «Gestori di itinerari e pacchetti turistici» e per «Manutentori di beni archeologici e storici»: tra i nuovi operatori formati da questi corsi, destinati prevalentemente a soggetti svantaggiati, verranno costituite una cooperativa e un’associazione che potranno portare avanti l’iniziativa nel futuro. Durante i mesi estivi le attività saranno prevalentemente dedicate ai turisti. La base sarà a Copertino perché qui vi è la sede della Fondazione e perché ci sono molti istituti scolastici; inoltre nei dintorni sono stati avviati ben nove laboratori urbani destinati alla creatività giovanile, sei dei quali sono già in rete col progetto.

Tra quanto sarà operativo il progetto?
M.Q.: In fretta. Per fine marzo è prevista la firma del protocollo di rete..
Cresce nel frattempo l’interesse attorno all’iniziativa ei molti parchi naturali dei territori interessati ed enti operanti nel settore della tutela dell’ambiente hanno già proposto un allargamento delle tematiche fino a ricomprendere, appunto, quelle ambientali: in tal modo il progetto andrà ad inquadrarsi ancora meglio nell’ambito di un'altra progettazione territoriale integrata che la Regione Puglia sta portando avanti, quella dei cosiddetti SAC, Sistemi Ambientali e Culturali, dei quali fa parte appunto il SAC Arneo del Comune di Nardò, adiacente a Copertino.

Un progetto promettente nato dall’incontro tra fondazioni, pubblico, privato e progettazione partecipata.

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