Hello Simon!
Roma. Nata nel 2010 dai collezionisti d’arte contemporanea Giovanni e Valeria Giuliani, la Fondazione ha sede nel seminterrato di un palazzo popolare di inizio Novecento, al Testaccio. Un quartiere che sta diventando sempre più interessante dal punto di vista artistico. Non lontano dai cinquecento metri quadri di spazi espositivi della Fondazione si trovano Macro Future e la Pelanda.
La Fondazione promuove ricerche e mostre che partono spesso dalla collezione Giuliani: una modalità per condividerla con il pubblico e nel contempo approfondire il proprio processo del collezionare. Con la direzione artistica della giovane curatrice Adrienne Drake, curatrice della Fondazione e critica d’arte, il notaio Giuliani con la moglie porta all’attenzione del pubblico giovani artisti emergenti nazionali e internazionali, che non hanno mai esposto a Roma, come appunto Simon Dybbroe Møller.
Nato in Danimarca, Simon – classe 1976 - vive e lavora a Berlino e lavora con i suoni, le immagini e le parole, percorrendo in parte l’esperienza degli artisti «musical visual» come Brian Eno dove alla Biennale di Venezia nel 2006 ha mescolato immagini e suoni fusi nell’ installazione «Painting like music».
Rappresentato in Italia dalla galleria milanese Francesca Minini, Simon Dybbroe Møller a Londra è seguito da Laura Bartlett Gallery; entrambe gli hanno dedicato personali.
Con «Hello», l’artista si confronta con concetti al centro del dibattito sociale: la spesa illimitata e la passiva indifferenza. Il saluto internazionale più comune diventa per Simon un simbolo: «hello» si percepisce più come suono ripetitivo, a volte svuotato di contenuto comunicativo. Già Thomas Edison quando scoprì la registrazione del suono, urlò «Hallooo…» nella macchina. Ed è sulla forza della «O» su cui l’artista concentra l’elaborazione. Hello viene riprodotta più e più volte in differenti colori e stili sui muri della Fondazione come linea di confine tra «Hell», l’inferno, ed «Hello», benvenuto.
Dall’11 ottobre al 28 gennaio 2012 presso la sede della Fondazione Giuliani in via Gustavo Bianchi, numero 1 - Roma (dal martedì a sabato dalle 15:00 alle 19:30.)
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