Italia Non Profit - Ti guida nel Terzo Settore

Per Grazia ricevuta

  • Pubblicato il: 05/11/2012 - 12:28
Rubrica: 
FONDAZIONI E ARTE CONTEMPORANEA
Articolo a cura di: 
Federico Castelli Gattinara
Grazia Toderi

Roma. Mentre fa discutere la nomina di Giovanna Melandri alla presidenza del Museo, è visitabile il nuovo allestimento tematico delle raccolte di MaXXI Arte, incentrato questa volta sulle installazioni della collezione permanente. «Proiezioni», sino al 5 maggio nella Galleria 3, a cura di Monia Trombetta, è un percorso che parte dalla riflessione sui concetti di scultura e opera tridimensionale affrontati nell’allestimento precedente per allargarsi ad ambienti e opere video e audio (anche complesse, con sovrapposizione di media e linguaggi artistici) sul tema della luce, propria o indiretta o riflessa ma comunque costitutiva dell’opera. Tra gli artisti, Haluk Akakçe, Francis Alÿs, Kutlug Ataman, Massimo Bartolini, Olafur Eliasson, Lara Favaretto, Tony Oursler e Tomás Saraceno. Sino al 7 marzo nella Sala Gian Ferrari, sempre a cura di Monia Trombetta, viene esposta «Mirabilia Urbis» di Grazia Toderi, opera prodotta nel 2001 per la mostra «Migrazioni», in occasione della prima edizione del Premio per la giovane arte italiana e mai presentata per la rinuncia dell’artista a parteciparvi. L’opera è stata ora acquisita dal MaXXI ed è allestita insieme ad altre due dell’artista (1963), tutte in relazione a Roma: «Rosso» (2007), già nella collezione MaXXI, e «Mirabilia Urbis» (2012), realizzata per l’occasione e sempre segnata da un uso «pittorico» del video che qui assume la forma di una doppia grande proiezione.
Per MaXXI Architettura è invece in corso sino al 17 febbraio «L’Italia di le Corbusier», a cura diMarida Talamona, prodotta in partenariato con la Fondazione parigina intitolata al grande architetto. La rassegna ritesse ruolo e significati del nostro Paese nella vicenda creativa di «Le Corbu», dagli anni della formazione ai progetti in Italia dell’ultimo periodo. Il percorso spazia dai quattro viaggi giovanili con i contatti con Mussolini, con la Fiat e con Adriano Olivetti alla ricerca di committenze, ai legami con gli architetti razionalisti italiani, dalla sua attività pittorica e scultorea alla fama internazionale e all’assidua presenza in Italia.
È infine in mostra «The Refusal of Time» di William Kentridge, la videoinstallazione commissionata per dOCUMENTA 13, in prima italiana dal 14 novembre al 3 marzo, rimodellata per la Galleria 5 del MaXXI (la mostra, dal titolo «Vertical Thinking», è a cura diGiulia Ferracci). L’opera, un’esplosione di musica, immagini e ombre cinesi, con al centro una macchina pulsante di leonardesca memoria, immerge lo spettatore in un racconto tra l’epico e il fiabesco.
«Refuse of the Hour», sua versione performativa, è allestita al Teatro Argentina dal 15 al 18 novembre per il Festival Romaeuropa.

da Il Giornale dell'Arte numero 325, novembre 2012