Grandi manovre alla Fondazione Pascali
Polignano a Mare (BA). Gran fermento alla Fondazione Museo Pino Pascali negli ultimi tempi: oltre alla mostra inaugurata da un paio di settimane presso il Castello Dentice di Carovigno e la Riserva Naturale di Torre Guaceto (fruibile fino al 7 settembre), sono tanti i progetti nei quali la Fondazione a partecipazione regionale è coinvolta. Alcuni sono progetti di ampio respiro, che la vedono coinvolta in qualità di partner, altri fanno parte delle attività tradizionali e ormai strutturate della stessa.
Partiamo dal SAC, acronimo che sta per Sistema Ambientale e Culturale, si riferisce ad un progetto finanziato dalla Regione Puglia con fondi FESR della programmazione 2007/2013 a valere sull’asse IV, e prevede che territori contigui ed omogenei si uniscano per realizzare delle azioni di valorizzazione congiunta dei beni ambientali e culturali ricadenti negli stessi. In questo caso il SAC «Mari tra le Mura», che coinvolge quattro comuni della provincia di Bari (Conversano, Mola di Bari, Polignano, Rutigliano) e vede tra i partner proprio la Fondazione Pascali, nell’ambito dell’azione CONTEMPORANEAMENTE bandisce un avviso pubblico per Residenze d’artista, rivolto ad artisti italiani e stranieri tra i 23 e i 35 anni: entro il prossimo 10 agosto sarà possibile candidarsi per le residenze, che avranno come tema «Dar senso ai luoghi». Previsto il coinvolgimento finale di 20 artisti, cinque per ogni comune, che per un mese lavoreranno in Open Space, laboratori attrezzati messi a disposizione dai Comuni dove incontreranno studenti, visitatori e produrranno opere anche in interazione con maestranze locali con lo scopo di promuovere il territorio e stimolare la comunità ospitante verso una dimensione interculturale. La Residenza si svolgerà nel periodo tra il 21 ottobre e il 21 novembre 2014 e al termine saranno allestite quattro mostre in luoghi storici dei Comuni.
È stato presentato lo scorso 5 giugno, invece, il progetto arTVision - A live art channel, un progetto pilota, guidato dalla Regione Puglia, che coinvolge partner dall’Albania, Croazia, Italia, Montenegro: anche la Fondazione Pascali è tra questi. Finanziato attraverso il Programma IPA Adriatic Cross Border Cooperation 2007-2013, Misura 3.3 «Communication networks», è un progetto che pone come priorità strategica l’innovazione nella comunicazione culturale interattiva ed interistituzionale tra tutti i paesi adriatici ed europei, attraverso la creazione di un canale tematico transmediale sull’intera gamma delle arti visive.
arTVision avrà la peculiarità innovativa di poter trasmettere la propria (art) «VISION» sfruttando le reti di comunicazione e le infrastrutture dei media già esistenti nei paesi partner o aderenti alla rete. I contenuti audiovisivi prodotti da arTVision attraverseranno, infatti, tutti i canali di trasmissione che aderiranno progressivamente alla macro-rete di supporto al progetto, e saranno visibili con ogni sistema di broadcasting in uso nei vari Paesi, in modalità analogica, digitale terrestre, satellitare o web.
Le macro-aree obiettivo del progetto arTVision sono riassumibili nella valorizzazione dei talenti locali a livello globale, promozione della mobilità delle opere d’arte e degli artisti, divulgazione delle opere e dei contenuti audiovisivi presso le popolazioni adriatiche ed europee con l’ausilio delle nuove tecnologie, produzione di contenuti e nuovi format.
Tra le attività più istituzionali della Fondazione ricade poi il PREMIO PINO PASCALI, che nel 2014 festeggia la XVII° edizione: la cerimonia di premiazione si svolgerà il prossimo 5 luglio e vedrà come protagonista Fabrizio Plessi. «Uno dei primi sperimentatori della video art in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta e da sempre protagonista sulla scena internazionale come ideatore di coinvolgenti e spettacolari videosculture e videoinstallazioni ambientali» (come recita la motivazione della Commissione, composta dai critici Marco Senaldi, Marco Tonelli e dalla direttrice Rosalba Branà), Plessi realizzerà per il Museo due maestose installazioni-video nelle quali l'elemento Acqua è metafora di purificazione, vita, morte, rinascita. L'ambiente centrale del Museo sarà attraversato da fiumi virtuali sul pavimento e in esposizione verticale grandi «cascate», omaggio esplicito a due opere di Pino Pascali, le «Confluenze» e le «Cascate». L'energia impalpabile scaturita dai 40 monitor, il suono, l'inafferrabilità della luce e dei colori dell'acqua renderanno le installazioni site-specific un'esperienza sensoriale, visiva e sonora di forte impatto emotivo. Artista eclettico che ha attraversato più media, (cinema, Tv, teatro, opera lirica, scenografia, moda) lasciando un segno stilistico unico e irripetibile, il cui omaggio a Pascali è appassionato e profondo, Plessi riceverà questo riconoscimento dopo la partecipazione a 12 Biennali di Venezia, a mostre presso istituzioni prestigiose quali il Guggenheim di New York e Bilbao, al Centre Pompidou, il Museo Ludwig di Colonia e Budapest.
Ultima iniziativa, ma prossima nel tempo, nell’ambito dello spazio che la Fondazione dedica ai giovani artisti del territorio, sabato 21 giugno sarà inaugurata la Project room dell’artista pugliese Daniele D’Acquisto a cura di Lorenzo Madaro, dal titolo «S-Reverse».
Una particolare installazione trasformerà lo spazio del Museo, con grandi avvolgenti morbide linee di legno che si snoderanno per la sala, come lunghi nastri bianchi dall'andamento morbido e sinuoso, senza inizio né fine, avviluppando oggetti sul loro cammino e cambiando la nostra percezione dello spazio. Così D'Acquisto costringerà il visitatore a praticare fisicamente e mentalmente uno spazio inusuale, con intoppi, nodi e intrecci, uno strano paesaggio astratto e minimale ai limiti dell'impraticabile.
Quando si dice l’iperattività!
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