Funder35 cresce per far crescere le imprese culturali
Funder35, il progetto pluriennale promosso da Acri per sostenere ed accompagnare le imprese culturali e creative giovanili, cresce ampliando il numero delle fondazioni di origine bancaria coinvolte e presentando il protocollo di intesa Acri – Funder35 – ABI per facilitare l’accesso al credito delle organizzazioni culturali. Nell'edizione 2015, la prima del nuovo triennio, sono stati erogati 2,5 milioni di euro per 50 progetti con un importo medio di 50mila euro per intervento: numeri decisamente più alti rispetto al triennio iniziale. Nel 2012, infatti, sono stati finanziati con un importo complessivo di 900 mila euro 15 progetti, negli anni successivi è stato erogato 1 milione di euro all'anno per 18 iniziative nel 2013 e 21 nel 2014. La premiazione delle imprese culturali finanziate è avvenuta il 26 gennaio presso il Ministero dei Beni Culturali e Turismo, alla presenza di Giuseppe Guzzetti, Presidente Acri e Fondazione Cariplo; Marco Cammelli, Presidente Commissione per i Beni e le Attività culturali Acri e Comitato di gestione Funder35; Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione CON IL SUD; Antonio Patuelli, Presidente ABI
Funder35 nasce nel 2012 da un’idea della Commissione per le Attività e i Beni Culturali dell’Acri con lo scopo di sostenere le imprese culturali giovanili nell’acquisizione di modelli gestionali mirati a garantirne unmigliore posizionamento sul mercato e una maggiore efficienza e sostenibilità. Il bando è lo strumento per «selezionare e accompagnare, per un periodo massimo di tre anni, le migliori imprese giovanili che operano in campo culturale», che si devono distinguere non solo per la qualità dell’offerta culturale, ma soprattutto «per una corretta politica del lavoro e per chiari obiettivi di sostenibilità economica tramite specifici progetti di miglioramento». Funder35 dunque sostiene e accompagna le imprese culturali già attive, composte prevalentemente da giovani sotto i 35 anni e operanti da almeno due anni nei territori di riferimento delle fondazioniper rafforzarle sul piano organizzativo e gestionale, premiando l’innovatività e favorendo la sostenibilità. L’accompagnamento, previsto anche per alcune imprese non finanziate, ma selezionate come meritevoli, consiste in attività di monitoraggio periodico e di supporto connesse alle tematiche organizzative, gestionali e di innovazione tecnologica, con l’obiettivo di accompagnare il processo di miglioramento e di favorire l’ottimizzazione delle risorse.
Qualche dato. Nel primo triennio l'iniziativa ha coinvolto 10 fondazioni di origine bancaria: Fondazione Cariplo - in qualità di capofila - Fondazione Banco di Sardegna, Fondazione Cariparma, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia,Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Livorno.
Nel 2012 sono stati finanziati con un importo complessivo di 900 mila euro 15 progetti, negli anni successivi è stato erogato 1 milione di euro all'anno per 18 iniziative nel 2013 e 21 nel 2014. L'importo medio erogato per soggetto è passato da 60mila euro a poco meno di 50mila.
Nel secondo triennio si sono aggiunte altre 8 fondazioni, abbracciando così larga parte del territorio nazionale: Compagnia di San Paolo, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Cariverona, Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione con il Sud, Fondazione CRUP, Fondazione Sicilia. I progetti finanziati sono stati 50 per un ammontare complessivo di 2,5 milioni di euro e interessano 14 regioni italiane1. Le imprese culturali sostenute sono attive in diversi settori culturali: prevalentemente arti performative, seguite da arti visive, valorizzazione del patrimonio culturale, prodotti multimediali. La richiesta di sostegno riguarda nella maggioranza dei casi il consolidamento organizzativo e gestionale della propria organizzazione e l’ampliamento a rinnovamento dell’offerta culturale come assunzione di personale qualificato, apertura al mercato estero, strategie di marketing e fundraising, ecc.2
Tra le curiosità: in Puglia su tre progetti finanziati due hanno sede nel comune di Locorotondo e un terzo, sempre operante nel piccolo comune, ha ottenuto l'accompagnamento: «EventOff», presentato dall'associazione Liolà, per la creazione di una piattaforma online dedicata agli artisti e agli organizzatori di eventi culturali che consentirà di aumentare la capillarità dei concerti su tutto il territorio nazionale e «B-Digital», presentato dalla micro casa editrice Pietre Vivecon, per digitalizzare e rafforzare la propria offerta libraria attraverso la creazione di audio-book e audio-e-book, per la difesa e diffusione delle lingue minoritarie italiane ed europee.
L’elenco e le schede delle iniziative e delle imprese culturali selezionate sono pubblicati sul sitowww.funder35.it.
La scommessa di Funder35 è quello di scovare i soggetti già operanti e stimolarli a tradurre le loro idee e le loro passioni in impresa e professionalità, offrendo loro gli strumenti .
La veste giuridica dei soggetti finanziati è per la maggioranza dei casi l'«associazione non riconosciuta»: si è passati dai due terzi del primo triennio ai tre quarti del secondo. Una figura troppo estesa e «poco commestibile» per le banche, come sottolinea Marco Cammelli.
Oltre ai 50 progetti selezionati, Funder35 ha individuato un percorso di accompagnamento per ulteriori 12 organizzazioni culturali non profit individuate attraverso il Bando3, che parteciperanno alla «comunità di pratiche» di Funder35 per lo scambio di idee, modelli e prassi di successo, seguendo un programma formativo coordinato dalla Fondazione Fitzcarraldo.
Con Funder35 le fondazioni hanno cambiato il loro sistema di dare apporto all'ambito territoriale di riferimento. Le risorse sono state erogate a prescindere dal proprio territorio. Elemento tutt'altro che banale per degli enti che sono nati per operare a sostegno del proprio ambito locale. L'iniziativa è un'occasione per uscire dai consueti limiti territoriali e contribuire a sostenere le istituzioni culturali in un contesto più ampio.
Si è usciti anche dalla logica di assistenzialismo per le aree disagiate. Fondazione Con il Sud, come ci tiene a sottolineare il presidente Carlo Borgomeo, ha aderito senza chiedere un «fondo di riserva» per le regioni meridionali, nella convinzione che non sia di questo che necessitano.
Inoltre, come evidenzia Vincenzo Marini Marini, presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli, le fondazioni non agiscono soltanto in veste di soggetti erogatori di risorse ma, attraverso il bando, offrono agli operatori culturali stimoli per crescere e consolidarsi. E le comunità hanno risposto.
La giornata della premiazione dei vincitori di Funder35 è stata anche l'occasione per firmare il Protocollo di intesa Acri – Funder35 – ABI per facilitare l’accesso al credito delle imprese culturali non profit selezionate dal Bando. E' un segnale che le banche, nel ritenere strategico il settore delle imprese culturali giovanili per lo sviluppo del Paese, non si debbano limitare ad assicurare la conservazione di opere d’arte o a promuovere manifestazioni artistiche e culturali, ma debbano favorire lo sviluppo della cultura finanziaria delle imprese culturali. Come sottolinea il presidente di ABI Antonio Patuelli, il protocollo impegna gli istituti di credito ad agire con cultura e competenze specifiche nei confronti del settore culturale, attraverso l’offerta di specifici servizi nelle aree incasso e pagamento, anticipazione di credito e finanziamento.
Ad oggi hanno già aderito Banco Popolare, UniCredit, BPER Banca, Cassa di Risparmio di Ravenna, Banca Prossima.
Il Banco Popolare, gruppo bancario di matrice cooperativa, nato ufficialmente nel 2007 dalla fusione fra il Banco Popolare di Verona e Novara e la Banca Popolare Italiana, ha una struttura dedicata al terzo settore, ma non offre prodotti specifici standard, piuttosto definisce proposte specifiche in linea con le esigenze dell'ente.
Per BPER Banca, sostenere le imprese culturali significa fornire finanziamento a medio lungo termine, apertura credito su conto corrente, anticipo credito e contributo Funder35.
UniCredit ha messo a punto il sistema In-fórmati, un programma di educazione finanziaria che offre corsi gratuiti a clienti e non clienti sull'intero territorio nazionale, dedicato a individui, piccole e medie imprese e associazioni no profit, che desiderano aumentare le proprie conoscenze sui temi di banca e finanza, per scegliere i servizi in maniera più consapevole e responsabile. Spesso gli operatori culturali si fermano allabusiness idea senza preoccuparsi anche degli aspetti finanziari, ma la capacità di comprendere le differenze tra prodotti finanziari, verificare i tipi di prodotti/servizi adatti alla propria organizzazione assumono un ruolo da non sottovalutare.
Funder35 è forse, nelle parole del Presidente di ACRI e di Fondazione Cariplo Guzzetti, una «piccola goccia nel mare» per sostenere le imprese culturali e per contenere la disoccupazione giovanile, ma è indubbiamente l'inizio di una stagione nuova per la cultura del nostro Paese. Ha portato ad una collaborazione tra le fondazioni a livello nazionale, uscendo dai loro confini territoriali, in un'ottica di trasparenza e chiarezza, stimola gli operatori culturali a strutturarsi e a consolidarsi, uscendo dalla logica del volontariato.
E se l'obiettivo prioritario è di aiutare a fare crescere il fitto comparto delle associazioni culturali, la speranza, il fine ultimo è di produrre cambiamento.
1 9 progetti in Piemonte (province di Asti, Cuneo, Torino); 7 in Campania (province di Avellino, Caserta, Napoli, Salerno); 5 in Emilia-Romagna (province di Bologna, Modena, Parma, Reggio Emilia), 5 in Lombardia (province di Cremona, Milano), 5 in Toscana (province di Firenze, Livorno, Lucca, Siena); 4 nelle Marche (province di Ancona e Ascoli Piceno); 3 in Puglia (province di Bari e Lecce); 2 in Friuli-Venezia Giulia (Udine), 2 in Liguria (Genova, La Spezia), 2 in Sardegna (province di Cagliari e Sassari), 2 in Valle d’Aosta (provincia di Aosta), 2 in Veneto (Padova); 1 in Calabria (Reggio Calabria) e 1 in Sicilia (provincia di Agrigento).
2 Altre attività per le quali le organizzazioni richiedono il finanziamento sono: creazione di centri di innovazione e sperimentazione culturale; format itineranti con residenze artistiche; servizi di supporto a prezzi calmierati per giovani artisti; percorsi di formazione alle professioni dell’arte e della creatività e all’innovazione tecnologica; piattaforme web di co-creazione e collaborazione tra artisti; promozione turistica del territorio; organizzazione di eventi, festival, contest e altre iniziative culturali.
3 5 in Piemonte, 1 in Basilicata, 1 in Friuli-Venezia Giulia, 1 in Lombardia, 1 in Puglia, 1 in Sicilia, 1 in Toscana e 1 in Veneto.