Funder35 compie 6 anni di lavoro su community e territorio
Concluso il secondo triennio di “Funder35”, il bando che ha aperto la strada all’investimento delle fondazioni nelle imprese culturali attraverso percorsi di accompagnamento, stimolando il dibattito e l’evoluzione normativa. Grazie ai 10,5 milioni di euro messi a disposizione negli anni dalle fondazioni private, ha permesso a 223 progetti di fare un salto di scala a livello organizzativo e gestionale. Andrea Rebaglio, responsabile Funder35 per Fondazione Cariplo, ci racconta quali sono alcuni dei progetti che hanno preso il volo e quale sarà il futuro del bando.
Con il Bando 2017 si conclude il secondo triennio di “Funder35 – l’impresa culturale che cresce”, promosso da 18 Fondazioni (17 Fondazioni di origine bancaria[1] e la Fondazione con il Sud) associate ad Acri, con l’obiettivo di rafforzare sul piano organizzativo e gestionale le organizzazioni culturali non profit composte da giovani sotto i 35 anni di età, premiando l’innovatività e favorendo la sostenibilità.
“Si tratta di coniugare educazione, formazione e produzione culturale, coltivando e valorizzando la creatività e stimolando al contempo l’attenzione all’efficienza e all’efficacia gestionali – ha sottolineato il Presidente di Acri Giuseppe Guzzetti - I giovani coinvolti da Funder35 in sei anni, dal 2012 al 2017, sono centinaia e le imprese che hanno ricevuto un sostegno sono state 223, per un importo complessivo di 10 milioni e mezzo di euro”.
coprendo quasi tutto il territorio nazionale e permettendo
a centinaia di organizzazioni di innovare e crescere.
Una scelta studiata, convinta e applicata, non scontato per il mondo delle fondazioni
- ha ricordato Marco Cammelli, presidente del comitato Funder35 – Il bando ha offerto un percorso, con un sostegno economico, un progetto formativo e una serie di opportunità concrete. Oltre che un’occasione di visibilità e riconoscimento che aiuta a sviluppare rapporti qualificati sul proprio territorio.
Un approccio nuovo e lungimirante che ha contribuito, insieme ad altri, al dibattito sull' impresa culturale e che trova un riconoscimento, in particolare per gli aspetti fiscali, nella legge di bilancio 2018 oltre che nella nuova legge su impresa sociale”.
Quest’anno sono state 62 le nuove imprese culturali selezionate con il bando, sostenute con 2,5 milioni di euro (una media di 40 mila euro a progetto), a cui si aggiungono altre 8 organizzazioni che beneficeranno di un accompagnamento alla formazione (a cura di Fondazione Fitzcarraldo).
Distribuite su quasi tutto il territorio nazionale, si tratta di realtà già attive in vari settori culturali sia del mondo b2c che b2b (arte, cinema, musica, danza, cultura circense, teatro) con progetti molto diversi tra loro ( festival, incubatori, tour turistici, campagne di comunicazione, residenze per artisti, ect…).
Nel secondo triennio del bando, oltre al contributo economico e al programma formativo, le imprese culturali selezionate hanno potuto usufruire anche di un accesso a servizi di facilitazione al credito ottenuti grazie a “Banche per la cultura”, un protocollo di intesa tra Acri, Funder35 e ABI siglato nel 2016, e la partecipazione a“CrowdFunder35”, che ha già permesso a diverse organizzazioni di raggiungere ulteriori traguardi grazie al contributo di cittadini e comunità locali per progetti specifici.
A breve, infine, sarà lanciata la App di Funder35, scaricabile dal sito ufficiale, che con nuovi servizi e funzionalità permetterà di rafforzare nel tempo la comunità di pratiche di Funder35.
Quale sarà il futuro di Funder35?
“Il bando è stato creato innanzitutto come progetto di sensibilizzazione e coinvolgimento delle diverse fondazioni di origine bancaria sul tema dell’impresa culturale giovanile per superare la logica del semplice sostegno economico. Dopo 6 anni si è decisa una sospensione dell’attività erogativa – ci racconta Andrea Rebaglio, responsabile Funder35 per Fondazione Cariplo (tra le prime fondazioni, assieme a Fondazione Cariparo, a varare programmi territoriali) – Alcune fondazioni, venutosi un po’ ad esaurire il numero di realtà da sostenere nei loro territori, hanno scelto di dedicarsi ad attività specifiche come la costruzioni di community e il talent scouting delle realtà culturali emergenti nel loro contesto”.
Per il prossimo triennio Funder35 si focalizzerà su una serie di nuovi servizi alle imprese culturali come il crowdfunding.
Tra i progetti più interessanti sostenuti in questi 6 anni si possono ricordare le residenze per giovani artisti dell’Associazione Anfiteatro Sud Tortolì (OG) (ediz. 2013), la piattaforma culturale e sociale dell’Associazione Khorakhanè di Abano Terme (PD) (ediz. 2014), il progetto di valorizzazione del patrimonio culturale del territorio di Kalatà Mondovì (CN) (ediz. 2016), il nuovo circuito teatrale dell’associazione Morks di Castel Morrone (Ce) (ediz. 2016).
Tra i premiati dello scorso anno c’è Casa Netural di Matera, una community collaborativa che sviluppa idee di innovazione sociale. In un coworking, ospita professionisti in coliving e supporta progetti professionali affinché diventino professioni o attività imprenditoriali attraverso un incubatore dedicato alla produzione e al consumo culturale.
“Funder35 funziona perché è un progetto che abilita, offre strumenti senza chiedere garanzie e fideiussioni – ci dice Andrea Paoletti, cofondatore di Casa Netural - Siamo una nuova generazione che prende l’occasione di Matera 2019 per creare nuove visioni”.
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Ph @SimoneAngileri
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