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The Foreigners Stand Still: alla Fondazione Giuliani la prima personale di Seb Patane in un’istituzione italiana

  • Pubblicato il: 07/06/2013 - 09:25
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Milena Zanotti
Seb Patane

Roma. Seb Patane nasce a Catania nel 1970 ed annovera un background internazionale, che si evince attraverso le recenti mostre personali , tra le quali possiamo citare: Year of The Corn, all’International Art Objects di Los Angeles nel 2011 e So this song kills fascists, alla Tate Britain e del 2007, più una nutrita serie di collettive in tutto il mondo. La scelta di esporre questo artista è motivata da Adrienne Drake, direttrice della Fondazione Giuliani «Seb Patane è un'artista che seguiamo con attenzione da qualche anno. Ci sembrava interessante, a questo punto della sua carriera, realizzare la sua prima personale in un'istituzione italiana». La mostra include alcune opere già realizzate negli anni scorsi insieme a nuove produzioni concepite appositamente per la mostra : verte sulle installazioni ma anche su fotografie e stampe dalla forte connotazione storica e politica. Tra le opere inedite vi è il lavoro sonoro Che La Festa Cominci – ispirato dal libro di Niccolò Ammaniti e realizzato in collaborazione con Giancarlo Trimarchi – ed il video Movement (featuring Rose Kallal) che esplicita i concetti chiave della mostra; tramite interferenze sonore che ne fanno oscillare il tono dal giocoso al minaccioso, i filmati si collegano ad esperienze di un soggiorno a New York nel 2011. Connesso a una performance tenuta all’ICA di Londra, il video richiama, nella sensazione di minaccia suscitata dalla quiete dei gruppi di uomini schierati, al fenomeno della manifestazione pacifica del movimento Occupy Wall Street. La Fondazione Giuliani nasce nel 2010, per la volontà dei collezionisti d’arte contemporanea Giovanni e Valeria Giuliani. Adrienne Drake, in tal senso, chiarisce «L'attività della Fondazione si basa essenzialmente sulle risorse che Giovanni e Valeria Giuliani destinano annualmente, con il sostengo ulteriore di sponsorizzazione quando possibile a seconda del progetto. Si coprono in tal modo i costi di 2/3 mostre l'anno, dei relativi cataloghi (ogni mostra e' accompagnata da un catalogo). Per quanto riguarda la crescita futura, la Fondazione mira creare una rete di scambi e network con altre fondazioni e istituzioni nazionali e internazionali». La mission della Fondazione è da ricercare nella sua natura non – profit «dedicata al sostegno, alla ricerca e all'esposizione dell'arte contemporanea, con particolare attenzione alle pratiche e alle metodologie delle nuove generazioni di artisti italiani e internazionali. Al momento la programmazione è incentrata sulla scultura di oggi». Si evincono legami col territorio circostante nel senso che «La Fondazione cerca di contribuire ad un impegno a lungo termine nella cultura contemporanea, nel senso profondo di comunità, e continuità soprattutto per la città di Roma, insieme alle altre istituzioni locali di grande qualità e con le quali abbiamo un continuo dialogo

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