Federico Zeri e la cultura americana
New York. Federico Zeri, «coscienza critica» della cultura, è il tema di una commemorazione che si terrà il 22 marzo all'Istituto Italiano di Cultura di New York (inizio alle 18,00). Alla «lecture», organizzata con la Fondazione Zeri istituita presso l'Università di Bologna dopo la morte dello studioso nel 1998, parteciperanno tra gli altri, Anna Ottani Cavina, direttrice della Fondazione Zeri, e Keith Christiansen, direttore del dipartimento di Pittura Europea del Metropolitan Museum of Art. Al centro dell'incontro saranno gli stretti rapporti mantenuti da Zeri, al di là dei suoi vasti impegni in Italia, con la cultura degli Stati Uniti; circostanza che indusse il commentatore della rivista «National Review» James Gardner a definirlo dopo la sua scomparsa «un messaggero di luce» di una generazione «disinvoltamente erudita» che «va oggi sparendo», in una cultura americana dominata «da preoccupazioni professionalistiche e a scompartimenti stagni». Negli Stati Uniti Zeri insegnò, come visiting professor, alla Harvard University di Cambridge (Massachusetts) e alla Columbia University di New York; fu tra l'altro incaricato dell'impianto del Getty Museum a Los Angeles, di vari cataloghi di mostre della Walters Art Gallery di Baltimora e del Metropolitan Museum di New York, nonché della costituzione di un archivio dei dipinti italiani nelle collezioni statali degli Stati Uniti.
da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 15 marzo 2012