Foggia. Sull’annoso dualismo tra sostanza e apparenza si apre la quarta edizione di «Colloquia, Festival delle Idee», presso l’auditorium della Biblioteca Provinciale «La Magna Capitana» di Foggia.
L’evento, ideato ed organizzato dalla Fondazione Banca del Monte “Siniscalco Ceci” di Foggia e dalla Biblioteca Provinciale “La Magna Capitana”, segue tre edizioni che hanno visto la partecipazione di innumerevoli figure di spicco del panorama culturale italiano, le quali hanno dibattuto su temi quali ordine - disordine - equilibrio,  evoluzione - involuzione - metamorfosi,  confini: la norma e il suo contrario. «È un progetto ambizioso, al quale teniamo molto», dichiara il Presidente della Fondazione Banca del Monte, l’avv.  Francesco Andretta «un appuntamento che vuole animare il dibattito culturale su temi di grande attualità ed importanza e porti Foggia all’attenzione nazionale. Abbiamo puntato sulla qualità, perché il nostro obiettivo è creare un evento che duri nel tempo, che si affermi gradualmente e sia riconosciuto anche fuori del ristretto ambito provinciale. La presenza dei grandi protagonisti del pensiero, del mondo accademico, della ricerca e del giornalismo assicurano l'alto pregio del confronto che coinvolge sempre più pubblico, anno dopo anno, e sta gradualmente guadagnando spazio nella comunicazione delle testate giornalistiche nazionali, a testimonianza della validità delle scelte compiute sia sui temi da analizzare che sugli ospiti da coinvolgere».
Il tema conduttore della quarta edizione di Colloquia è «L’uomo o la scimmia: essere o apparire».
Si tratta di un argomento di ampio spettro, immaginato per far riflettere sulla condizione dell’individuo contemporaneo. Non può mancare il riferimento all’altrettanto noto «essere o avere», formulato da Erich Fromm, che colloca la riflessione all’interno delle dinamiche del consumismo e dell’edonismo, che fanno dell’apparire uno dei cardini dei sistemi relazionali nel mondo contemporaneo. Le giornate che dedica Colloquia a tali argomenti non sono, però, rivolte solo a registrare l’esistenza delle contrapposizioni ma si pongono l’ambizioso obiettivo, nella grande crisi dei sistemi ormai globalizzati, di tentare di individuare una qualche possibile via di superamento di queste antinomie.
Intorno alla provocazione si confronteranno nove relatori che affronteranno l’eterno dualismo da angolature e prospettive molto diverse fra loro: Gilberto Corbellini, professore di Storia della Medicina e Bioetica; Masolino D'Amico, scrittore, sceneggiatore, critico teatrale; Armando Massarenti, filosofo, epistemologo; Pino Donghi, docente di Comunicazione Scientifica Biomedica; Vera Slepoj, psicologa; Roberto Festa, giornalista; Francesco Belletti, direttore CISF(Centro Italiano per la Famiglia; Enrico Menduni, professore di Culture e Formati della televisione e della radio; Roberto Cotroneo, scrittore.
Non mancherà una connotazione artistica: infatti venerdì 23 marzo alle ore 21, all’ Oda Teatro, la compagnia teatrale Cerchio di Gesso porterà in scena «Una notte al museo», omaggio a Charles Darwin.
La Fondazione Banca del Monte Siniscalco Ceci opera dal 1994 in continuità con lo scopo originario e con riferimento principale al territorio nel quale ha operato la Banca del Monte di Foggia, attraverso la definizione di propri programmi e progetti di intervento da realizzare direttamente o tramite la collaborazione di altri soggetti pubblici o privati interessati; con riferimento a finalità di interesse pubblico o di utilità sociale persegue fini nei settori della ricerca scientifica, dell'istruzione, dell'arte, della cultura e della sanità, nonché in finalità di beneficenza, di assistenza e pubblica utilità.
Inoltre, attraverso l’istituzione della Fondazione Musicalia, istituzione concertistico sinfonica, si propone di promuovere la diffusione della musica classica, in particolare della musica da camera, attraverso l’organizzazione di eventi, conferenze, corsi e concerti, eseguiti prevalentemente da musicisti residenti nella provincia di Foggia, con speciale riferimento anche a fasce di pubblico solitamente non raggiunte da tali proposte artistiche.
 
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