E Fondazione fu
Roma. Come era stato promesso da tempo e preannunciato la scorsa settimana durante la conferenza stampa sul «Nuovo corso» del Macro, arriva la notizia ufficiale della creazione della fondazione. La Giunta Capitolina ha approvato lo scorso 21 dicembre 2011 la delibera per la trasformazione del Macro in fondazione, proposta dell'assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico, Dino Gasperini.
Nuova veste, dunque, non solo artistica, per il Macro.
Dopo l’ampliamento dello staff – il neo direttore Bartolomeo Pietromarchi, con l’affiancamento dei 4 curatori Stefano Chiodi, Marco Delogu, Maria Alicata e Miltos Manetas – e l’annuncio della nuova programmazione con le rinnovate sezioni MacroExpo, MacroLab e MacroLive, arriva anche un nuovo modello di governance per il museo romano, rinnovato anche nella struttura dalle linee dinamiche e sinuose dell'architetto francese Odile Decq.
L’uscita dal network dei musei civici – Musei in Comune – garantirà forme di gestione più snelle. Fuori dall’impasse burocratico, la nuova fondazione permetterà una gestione autonoma dove la cooperazione tra pubblico e privato, con partner e sponsor, è non solo auspicata ma necessaria per la sostenibilità del progetto e per raggiungere le ambizioni dichiarate di un nuovo centro di ricerca e sperimentazione (e produzione) contemporanea, dinamico e aperto al mondo.
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