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Dieci anni con il Museo Carlo Zauli

  • Pubblicato il: 27/04/2012 - 15:35
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Stefano Luppi

Faenza (Ra). Il 12 maggio sarà un giornata dedicata ai festeggiamenti per i dieci anni di attività del museo Carlo Zauli, nato nel 2002, appena dopo la morte del noto ceramista romagnolo, e sostenuto dal Comune, Regione Emilia Romagna, Banca di Romagna, Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza, Coop. Ceramica Imola e Autorità Portuale Ravenna. Il 14 gennaio 2002, scompariva Zauli, dopo una lunga malattia: nato a Faenza il 19 agosto 1926 l’artista pareva in gioventù destinato ad una brillante carriera nel calcio professionistico, tanto da aver effettuato provini con la Fiorentina e il Milan, ma allo scoppio della seconda guerra mondiale il campionato si interruppe e Carlo fu deportato insieme al padre Berto in un campo di lavoro della Ruhr, in Germania, dove rimase per un anno, fino all'estate 1945. Tornato a casa e finiti gli studi decise di concentrarsi sull'attività ceramica: rilevò insieme a tre compagni di scuola la vecchia bottega di via della Croce, oggi sede del museo, e intraprese quell'attività che, prima come ceramista nel modo più tradizionale, e poi come scultore proiettato ad una dimensione sempre più monumentale, lo ha portato ad esporre ed installare i propri lavori in Europa, Medio Oriente, America, Giappone. «Dieci anni fa mio padre, spiega il figlio Matteo Zauli, scomparve soltanto dopo poche settimane che si era formalizzata la decisione da parte dell'Amministrazione comunale e del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza di dedicargli un grande omaggio che noi decidemmo di concretizzare nella nascita di un museo a lui dedicato. Uno spazio che raccontasse il suo lavoro e ricreasse, con strumenti attuali, quella vitalità ed incontro tra artisti che ne aveva caratterizzato l'atmosfera. Ogni artista ha il privilegio di andare oltre la propria esistenza fisica grazie alle sue opere, che restano nel tempo: così abbiamo voluto ricordarlo allora e continuiamo a farlo attraverso la vita del suo atelier,  e della sua collezione di opere che ora è il museo a lui intitolato». Le celebrazioni vedranno una serie di iniziative, quali una mostra itinerante sui «Vasi sconvolti» di Zauli, una edizione speciale del progetto Residenza d'Artista e un lungo carnet di incontri e altre iniziative. Il programma del 12 maggio è molto denso e durerà dalle 9,30 alla notte inoltrata con apertura gratuita e senza prenotazione al museo che ospita vari ambienti. La Sala dedicata al design e alle creazioni di ceramica industriale di Zauli per «LaFaenza» tra il 1960 e il 1988 riapre  in un nuovo allestimento; gli «Spazi di profondità», ossia tre nuovi punti di osservazione all'interno del luogo espositivo con tre opere di Zauli spiegate dagli storici Claudio Spadoni, Yoshiaki Inui e Flaminio Gualdoni. Continuano anche le residenze d’artista, con l’arrivo di Daniel Silver, artista britannico che nei laboratori del museo espone una videopresentazione del suo lavoro e anche le attività legate all’enograstronomia: in «tenTazione» si esibiranno i «|q.b.|», gruppo di food design nato fra le mura del museo che per l’occasione presenta un percorso culinario a km 0, in una serie di food performance in collaborazione con Slow Food. Tanti anche gli appuntamenti previsti nella maratona dedicata al museo. Dalle 9.30 alle 10.30 «Cartoline dal museo», laboratorio didattico gratuito a cura di Artebambini; dalle 10.45 alle 11.00 «Un ricordo» intervista di Claudio Spadoni, direttore del Mar di Ravenna, che illustra la produzione del maestro; dalle 11.00 alle 12.30 tavola rotonda «Dieci anni» con Claudio Casadio, Massimo Isola, Andrea Mensitieri, Massimo Mezzetti, Alberto Morini, Francesco Pinoni, Matteo Zauli, moderata da Alessandro Bollo; dalle 16.30 alle 18.00 «Terra iperbolica», incontro a cura di Marco Tagliafierro, con Mattia Bosco, Chiara Camoni, Cleo Fariselli, Luca Francesconi, Paolo Gonzato, Samuele Menin, Francesco Scavarda, artisti che portano al museo un esempio della loro sperimentazione riguardante la terra. Tanto altro al pomeriggio in museo: dalle 18.00 alle 19.00 «Ceramica nell'arte contemporanea: storia di una collezione», un incontro con Daniela Lotta e Guido Molinari, esperti che dialogheranno sulla nascita, lo sviluppo e l'identità della collezione contemporanea costruita in questi anni grazie al progetto Residenza d'Artista; dalle 19,15 alle 19,45 inaugurazione della piazza intitolata a Carlo Zauli con la presenza di Giovanni Malpezzi e Matteo Zauli, infine una cena aperta a tutti prevista dalle 20.00 alle 21,30, all’Osteria della Sghisa proprio sulla piazza (su prenotazione).

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