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Da Italia Nostra, proposte per un programma di Governo del Paese

  • Pubblicato il: 19/02/2013 - 09:16
Rubrica: 
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Articolo a cura di: 
Anna Saba Didonato

Roma. Diverse le iniziative provenienti dal mondo delle associazioni e delle istituzioni culturali nel tentativo di ovviare all’assenza di una visione organica da parte della politica, o alla totale mancanza di attenzione, nei confronti di arte e cultura. Tutte encomiabili, molte interessanti e alcune, per certi versi, innovative. E’ il caso di Italia Nostra che, come si legge nel “programma” presentato a Roma il 15 febbraio scorso, al prossimo governo chiede di effettuare una scelta strategica. Oltre che dare attuazione a 5 proposte inerenti le sorti e i compiti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la tutela dei centri storici, una nuova normativa urbanistica e paesaggistica, l’emergenza ambientale e sanitaria dei siti inquinati di interesse nazionale e il rimodellamento del trasporto ferroviario. L’obiettivo è far sì che il patrimonio culturale entri a pieno titolo nell’agenda politica, assuma quella dignità strategica, con ricadute in termini occupazionali, in rapporto alla sua reale importanza e si incominci a pensare alla tutela come a un investimento, non come a una spesa. Favorendo il coinvolgimento dei privati, «ripristinando le aliquote di deducibilità ed in particolare riducendo l’Iva sui restauri e consentendo alle sponsorizzazioni di finanziare l’attività corrente delle Soprintendenze, ridando così alla funzione di tutela pari dignità con le iniziative di valorizzazione».
Il fulcro del programma proposto da Italia Nostra consiste in una scelta strategica per l’attuazione di “un’azione coordinata di tutela” da esercitare mediante l’istituzione permanente di un «comitato interministeriale tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, il Ministero dell’Ambiente ed il Ministero delle Politiche Agricole, che abbia potere d’indirizzo per le politiche di tutela del territorio, facoltà di decretazione interministeriale e capitoli di spesa destinati a tale funzione». Perché la tutela del patrimonio è imprescindibile dalla sicurezza del territorio e delle popolazioni che lo abitano. E l’Italia è un paese soggetto a dissesti idrogeologici causati da scelte sbagliate legate alla speculazione edilizia, all’abusivismo, a scelte urbanistiche scellerate che sempre più sottraggono spazio a parchi e terreni agricoli.
Centrale dovrebbe essere il ruolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, indebolito anche dall’assenza di ricambio generazionale del personale che vi lavora. Al contrario, bisognerebbe dar vita a quello che Giovanni Urbani definiva “corpo di azione tecnica” in grado di «raccordare in modo organico ricerca storica e scientifica, misure tecniche di monitoraggio e salvaguardia, progetti di manutenzione preventiva e programmata».
Altra proposta è la legge sui centri storici, perché siano tutelati, anche rispetto al contesto urbanistico circostante, attraverso uno strumento giuridico specifico dal momento che «la normativa combinata di tutela dei beni culturali e pianificazione urbanistica (…) appare insufficiente».
Oltre a ribadire l’importanza di una pianificazione urbanistica per una politica di salvaguardia e sviluppo dei territori, in linea con le posizioni di Cederna, Benevolo, Cervellati e Insolera, illustri associati; Italia Nostra sostiene la necessità di portare a compimento l’iter legislativo del d.d.l. proposto dal Ministro Catania sulle aree agricole e il contenimento del consumo del suolo. Senza dimenticare le problematiche legate ai siti inquinati di interesse nazionale, che sebbene ridotti con un decreto del Ministero dell’Ambiente da 57 a 36, necessitano di interventi di bonifica per una superficie totale superiore a 700 mila ettari, all’incirca il 3% del territorio nazionale. In ultimo, ma non in ordine di importanza, l’urgenza di pianificare utilmente il trasporto ferroviario, veloce, ecologico e con ricadute positive sull’economia. Contrariamente alla sistematica dismissione delle tratte ferroviarie che ha investito tutto il territorio nazionale.

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