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Creatività e cultura

  • Pubblicato il: 13/12/2013 - 16:41
Autore/i: 
Rubrica: 
STUDI E RICERCHE
Articolo a cura di: 
Emanuela Gasca

United Nations. «La Cultura rappresenta chi noi siamo e la nostra identità, è un mezzo per aumentare il rispetto e la tolleranza tra gli individui, un modo per creare lavoro e migliorare la vita delle persone, un mezzo per sviluppare l’inclusione tra i popoli […]; aiuta a preservare il patrimonio e a creare futuro per le nuove generazioni» (UNESCO e UNDP, 2013).
Leggiamo questa citazione all’inizio del «Creative Economy Report» edito dall’UNESCO e dallo United Nations Development Programme (UNDP). Lo studio, uscito le scorse settimane, affronta il tema dell’economia creativa come driver di sviluppo. Il Rapporto conferma infatti che l'economia creativa è un settore in rapida crescita, nonché motore di reddito e di creazione di posti di lavoro. L’idea fondamentale è che l’economia creativa non sia metaforicamente rappresentata come una singola «autostrada internazionale», ma che essa si sviluppi attraverso una moltitudine di percorsi che irrorano i territori nazionali e locali.1
Il documento è suddiviso in otto capitoli che affrontano inizialmente la definizione di economia creativa e le sue declinazioni anche non prettamente economiche (espressione culturale, patrimonio e pianificazione urbana) per poi concentrarsi su alcuni esempi di processi virtuosi in corso nei paesi in via di sviluppo. Questo a dimostrazione che il concetto di creatività, intesa come attività di business o come espressione della cultura di un luogo, esiste in diversi luoghi e forme.
In questo contesto vengono proposti due approcci di lettura del tema declinati in economia creativa e culturale. La prima viene affrontata attraverso la lettura della Work Foundation che distingue tra «creative industries» e «cultural industries» come cerchi tra loro concentrici all’interno dell’economia intesa nel senso generale del termine (The Work Foundation, 2007). Come «cultural economy» viene invece proposto l’approccio dell’UNESCO che declina la cultura in diversi temi come patrimonio culturale, eventi, arti visive, editoria e design, sottolineando la loro appartenenza alla famiglia del patrimonio tangibile ed intangibile (UNESCO, 2009).
Le comunità locali, però, come sviluppano e prendono parte a questi processi? Il report riporta alcune buone pratiche di paesi in via di sviluppo. Il GoDown Arts Centre di Nairobi, per esempio, sostenuto da diverse fondazioni come la Doen Foundation o la  Lambent Foundation, dal 2003 è un polo molto attivo dal punto di vista delle arti visive e performative ospitando in uno spazio multidisciplinare per attori e associazioni che si occupano di arte in diverse forme.
Situazione diversa è invece negli Emirati Arabi, uno dei paesi in più rapida crescita del mondo: entro il prossimo decennio, infatti, più di un quarto della popolazione sarà rappresentato da individui con meno di 14 anni, situazione che porterebbe a nuovi processi di trasformazione della società e dell'economia offrendo molte sfide che potrebbero essere affrontate anche nel campo della creatività (UNESCO e UNDP, 2013). In questo contesto punta su programmi multidisciplinari rivolti ai giovani l’Abu Dhabi Music & Arts Foundation che, con partnership pubbliche e private, da 17 anni sta investendo nelle nuove generazioni attraverso programmi di formazione, arte e cultura. Concentrato invece sulla promozione di una figura storica della musica internazionale è il Bob Marley Museum che sviluppa eventi, festival, workshops e talent show con il sostegno della Bob Marley Foundation.
Da questi esempi emerge sicuramente che il settore della cultura non è separato da quello dell’economia, ma anzi rappresenta la vivacità intellettuale attraverso la quale le diverse attività economiche si interfacciano con le attività quotidiane (UNESCO e UNDP, 2013).
Per sviluppare processi di questo tipo il Rapporto sembra confermare comunque che è importante riuscire a focalizzare l’attenzione su policy e strategie a livello locale: per esempio il coinvolgimento degli attori del territorio e delle comunità è essenziale per potenziare e promuovere la creatività nella totalità del suo processo, dalla creazione, alla produzione, alla distribuzione.

Bibliografia essenziale
The Work Foundation (2007), Staying ahead: the economic performance of the UK’s creative industries, Department for Culture, Media and Sport.
UNESCO, United Nations Development Programme (2013), Creative Economy Report – 2013 Special Edition, United Nations Development Programme, United Nations.
UNESCO Institute for Statistics (2009), 2009 UNESCO Framework for Cultural Statistics, UNESCO Institute for Statistics, Montreal (Canada).

Sitografia essenziale
Abu Dhabi Music & Arts Foundation [Abu Dhabi]: http://www.admaf.org/en
Bob Marley Foundation [Kingston, Jamaica]: http://bobmarleyfoundation.org/site/
Bob Marley Museum [Kingston, Jamaica]: http://www.bobmarleymuseum.com/
Doen Foundation [Amsterdam, Olanda]: http://www.doen.nl/web/home-1.htm
GoDown Arts Centre [Nairobi, Africa]: http://www.thegodownartscentre.com/
Lambent Foundation: http://lambentfoundation.org/
The Work Foundation [UK]: http://www.theworkfoundation.com/