Creart chiama e Lecce risponde
Lecce. Il 21 marzo è la Giornata Europea per la creatività artistica, così come da proposta del network di città partners del progetto «CreArt - network of cities for artistic creation»: oggi si sono svolti molti eventi in contemporanea nelle municipalità coinvolte nel progetto, capitanate dalla Fondazione di Valladolid (Spagna), città gemellata con il comune di Lecce. CreArt, infatti, progetto risultato vincitore del bando Cultura 2007/2013, vede coinvolte direttamente, oltre alla capofila Valladolid e Lecce, Atelierhaus Salzmat-Linz (Austria), Artkomas-Kaunas (Lituania), Arad (Romania), Aveiro (Portogallo), Futurecity-Londra (Regno Unito), Harghita (Romania), Fondazione ID11-Delft (Olanda), Kristiansand (Norvegia), Pardubice (Repubblica Ceca), Genova (Italia), Vilnius (Lituania), Wroclaw (Polonia).
A Lecce inaugura una collettiva di giovani artisti, finalisti della prima call di selezione per questa prima edizione del progetto: cinque artisti salentini, tutti under 35, selezionati in seguito alla pubblicazione di un bando di idee promosso dal Comune di Lecce. Sono Dario Carratta (1988), Annalisa Macagnino (1981), Salvatore Surano (1980), Chiara Buonanova (1993), e la classe III F del Liceo Artistico “Ciardo-Pellegrino” di Lecce rappresentata dai giovanissimi Gioele Alessandro Sabetta (1996), Sabrina Zecca (1996), Francesca De Ventura (1996) e Cristina Ferrari (1993).
I lavori presentati sono un mix di tecniche miste e ricami su carta, dipinti, installazioni e stampe digitali: alcuni concepiti ad hoc per questo evento espositivo, evidenziano le diverse attitudini degli artisti coinvolti, orientati su una ricerca in fase di maturità, come nel caso di Annalisa Macagnino, Dario Carratta e Salvatore Surano, o in cerca di un proprio ambito di sperimentazione, come dimostra il lavoro corale di Chiara Buonanova e le opere degli allievi del Liceo «Ciardo Pellegrino». Secondo le intenzioni del Direttore artistico, Lorenzo Madaro, «CreArt infatti predilige il confronto tra artisti già navigati e giovani promesse dell’ar te, nell’ambito di un dialogo che dovrebbe appartenere per statuto al mondo dell’arte».
In particolare, Annalisa Macagnino, fine indagatrice dell’identità femminile, uno dei cinque artisti in mostra a Lecce, è stata selezionata insieme ad altri sette artisti, tra 140 domande sottoposte al vaglio della commissione a seguito di una open call internazionale pubblicata nelle scorse settimane, anche per partecipare ad un workshop internazionale relativo al programma «Artist in Residence» a Linz, in Austria, e quindi avrà l'opportunità di trascorrere in questa città due mesi in residenza d'artista.
I partecipanti al progetto di residenza, provenienti da Romania, Italia, Repubblica Ceca, Spagna e Lituania, avranno modo di sperimentare la contaminazione culturale che è alla base del progetto, che punta a favorire la creatività attraverso lo scambio di esperienze, buone pratiche, e lavoro tra artisti, i gruppi di artisti, associazioni, operatori culturali, ricercatori, industria e organismi della società civile, e del grande pubblico, provenienti da Paesi e tradizioni culturali differenti. Nelle intenzioni dei proponenti, i benefici generati dal progetto, a seguito dello scambio, del lavoro di squadra, della partecipazione dei cittadini ed artisti, e della mobilità di artisti ed opere d’arte, dovranno superare l’ambito culturale favorendo lo sviluppo di nuovi progetti nel settore delle imprese culturali legate alle arti visive.
Grande soddisfazione per la città di Lecce, candidata a «Capitale Europea della Cultura 2019», che ha puntato molto su questo progetto. La mostra sarà aperta fino al 14 aprile presso l’ex Convento dei Teatini.
© Riproduzione riservata