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Confessione clamorosa!

  • Pubblicato il: 19/07/2013 - 08:47
Autore/i: 
Rubrica: 
DAL MONDO
Articolo a cura di: 
Stefano Luppi
Paul Gauguin

Rotterdam. Clamorosa rivelazione di una donna rumena: avrebbe bruciato in un forno capolavori d'arte del Novecento del valore pari a 200 milioni di euro. Se quanto dice fosse confermato la signora potrebbe addirittura, secondo alcuni, essere accusata di crimini contro l'umanità. Il sito online di informazione Huffington Post ha raccontato appunto di una donna rumena rea confessa del rogo di Picasso, Matisse, Monet, Gauguin e Freud con il fine di salvare il figlio accusato di averli rubati. Le parole dette agli inquirenti dalla rumena Olga Dogaru sono da brividi e si collegano al furto dei dipinti dei maestri citati avvenuto al museo Kunsthal di Rotterdam. In quella occasione, siamo nell'ottobre 2012, sparirono «La testa di arlecchino» di Pablo Picasso, «La lettrice in bianco e in giallo» di Henri Matisse, «Waterloo Bridge» e «Charing Cross bridge» di Claude Monet, «Donna davanti una finestra aperta» di Paul Gauguin, «Autoritratto» di Van Meyer de Haan e «Donna con gli occhi chiusi» di Lucien Freud. Secondo gli esperti quelle opere varrebbero circa 200 milioni di euro. «Bruciai tutti, dice la rumena, per eliminare le prove a carico di mio figlio» incriminato  di quel furto insieme ad altre persone.