Cartoonia esiste ed è a Milano: la nona arte ha una casa d’eccellenza in Wow Spazio Fumetto, gestito dalla Fondazione Franco Fossati
MILANO. Un luogo magico come Cartoonia esiste anche a Milano, negli ex stabilimenti della Motta, attiva in quei luoghi dal 1960 al 1985.
Sono circa 1000 metri quadri gli spazi occupati dal museo della «nona arte», il fumetto, con le sue declinazioni dell'illustrazione e cartoon: inaugurato il primo aprile 2011, lo Wow Spazio fumetto nasce grazie a un bando del Comune di Milano, vinto dalla Fondazione Franco Fossati, per «buona gestione».
Il piano di programmazione di articola su tre anni: il 2011 dedicato alle fasi di start-up, fra le quali la messa a norma degli spazi su due piani e il lancio stesso del Museo nel panorama culturale locale, con una ricca programmazione di mostre. Il 2012 è dedicato alla costruzione della rete e radicamento sul territorio, mentre per il 2013 si lavorerà a una maggiore internazionalizzazione, con avvio di cooperazioni con realtà del settore.
La Fondazione è nata nel 2007 con la formula “di partecipazione”, dopo 10 anni di status di Associazione, con l'intento di costruire un percorso istituzionale che dia il giusto riconoscimento a un settore culturale vivissimo e ricco della produzione italiana. Partita per iniziativa dei migliori amici, fra i quali Luigi F. Bona, che ne è il Presidente, nonché Direttore di Wow Spazio Fumetto e del fratello di Furio Fossati, raccoglie i migliori operatori del settore e appassionati animati dal ricordo di Fossati.
Franco Fossati (1946-1996) è stato un intellettuale milanese, giornalista e appassionato studioso e promotore della cultura del fumetto nel nostro Paese. Nato in provincia di Pavia, negli anni Settanta comincia a coltivare la passione per il fumetto. Scrive sceneggiature, soprattutto per Garibaldi Story e di Al Derby disegnato da Enzo Marciante. È chiamato in Mondadori come caposervizio per il neonato settimanale a fumetti Supergulp!. Con l’interruzione della rivista nel 1979, comincia a occuparsi dell’ufficio stampa della Divisione Ragazzi Libri per la quale scrive i testi dei volumi Uomo Ragno, I Fantastici Quattro, Thor e L'incredibile Hulk. Approda alla redazione di Topolino, dove da praticante diventa «responsabile delle sceneggiature italiane». Nel frattempo scrive su diverse testate come Comic Art e su testate specializzate come WOW. A metà degli anni Ottanta si trasferisce a Monza, nella “casa dei giornalisti”, poco distante dall’abitazione dell’amico Luigi Bona e dalla nuova sede dello Studio Metropolis. Nel 1989 lascia la Mondadori e successivamente è tra i coordinatori de La grande avventura a fumetti, enciclopedia pubblicata a dispense da De Agostini. Autore in collaborazione con Studio Metropolis del Dizionario Fumetto per la Arnoldo Mondadori Editore.
Negli anni raccoglie un archivio di materiali per circa 500.000 mila pezzi, tra albi a fumetti, enciclopedie, libri di saggistica e narrativa, manuali tecnici, portfoli di autori, rassegne bibliografiche e disegni originali.
La Fondazione ha saputo conservarli e valorizzarli in questi anni con più di cento eventi internazionali e partecipazioni, fra le quali quella nella Fiera del Fumetto di Cartoomics.
Ora il lascito ha trovato casa nel nuovo spazio che offre una biblioteca per la consultazione con aree ad accesso gratuito con scaffale aperto e un museo per l'esposizione di pezzi originali che hanno fatto la storia del fumetto, del cinema d'animazione e dell'illustrazione, nonché cimeli, come ad esempio il tavolo da animazione della mitica Linea di Osvaldo Cavandoli, la copertina di un Topolino del 1936 e altre curiosità.
Wow rappresenta anche un centro della conservazione di questi materiali in locali adeguati, gestiti da personale competente, nonché luogo di aggregazione del circuito culturale legato alla «nona arte»: ad esempio l’Associazione degli Illustratori, operatori, appassionati, autori stessi. Si stimano circa 20.000 presente solo dopo un anno. Personaggi come Silver e Maurizio Nichetti arrivano i bicicletta nei cortili di Wow, ma non sono mancati appuntamenti più emozionanti come la serata di saluto a Sergio Bonelli, che ha riunito generazioni di autori, sceneggiatori e editori insieme in memoria del padre di Tex.
Non mancano laboratori e corsi di sceneggiatura, disegno insieme a offerte formative destinate alle scuole: si registrano in un solo anno più di 2.000 studenti coinvolti in attività educative. Appuntamenti con l’autore, ad esempio l’ideatore di «Simon’s cat» o Marjane Satrapi, hanno fatto sold out di presenze.
Il buon rapporto stabilito con il Consiglio di Zona 4 della città di Milano garantisce l’ingresso nel tessuto sociale del quartiere, ma anche l’ottima collaborazione con la Rete Bibliotecaria comunale con la quale sta studiando un progetto di digitalizzazione dell’archivio.
Anche le aziende private sono entrate in Wow Spazio Fumetto, per avviare proficue collaborazioni come Epson che ha prestato uno speciale proiettore, oppure F.I. L.A. (Fabbrica Italiana Lapis e Affini), o Smemoranda che ha trovato spazio per il progetto di graffito animato a cura degli street artists milanesi Pao e Willow sul terrazzone del Museo, in occasione della mostra che celebrava i 250 migliori lavori per 25 anni di illustrazione dell’agenda. Non ultima la Software House Raiju, con la quale lo Spazio sta per lanciare un corso di Game design. Molte altre chiedono gli spazi per ospitare i loro eventi (Telecom ad esempio o Fondazione Milano Expo 2015). Fondazione Fossati sostiene quasi internamente il Museo che ha una gestione di circa 350.000Euro, e che si ispira a modelli d’Oltralpe come il Museo del Fumetto di Angouleme, sede anche di Festival in Francia e il Belgio.
Prossimo appuntamento dal 30 marzo al 29 april, la personale dedicata all’artista Sergio Cavallerin «God Save Anime», a cura di Igor Zanti, attraverso un nucleo di opere ispirato al mondo dei fumetti italiani, dei comics americani e dei manga giapponesi.
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