Roma. Il ministro del Beni culturali e Turismo Massimo Bray ha annunciato che il Governo sta preparando un Piano strategico di sviluppo del turismo in Italia articolato su alcuni punti generali: governance con la riprogettazione della missione dell’Ente nazionale del Turismo (Enit) in particolare in vista dell’Expo 2015 (secondo le proiezioni arriveranno per l’evento 20 milioni di turisti di cui un terzo stranieri), miglioramento dell’offerta turistica e del patrimonio ricettivo, riqualificazione del personale con la formazione e investimenti delle strutture grazie a incentivi specifici.
Il ministro dei Beni culturali ha anche spiegato, in una audizione presso la Commissione attività produttive della Camera, che il contributo del comparto Turismo al Pil nazionale è stato, lo scorso anno, pari a 161 miliardi di euro (il 10,3% del prodotto interno nazionale) e vede impegnati 2 milioni e 700mila occupati (ossia l’11,7% della forza lavoro). «Il sistema produttivo culturale, spiegava Bray, riportato in un lancio Ansa, ha reso nel 2012 circa 75 miliardi di euro, ossia il 5,4% del Pil. La sinergia tra cultura e turismo deve essere considerato un elemento di sviluppo per l’Italia. L’obiettivo del 2020 è incrementare l’apporto del settore turismo di 30 miliardi di euro con un più 500mila posti di lavoro. Per quanto riguarda il portale www.italia.it occorre potenziare le visite straniere e la permanenza dell’internauta sul portale».
Il ministro è anche entrato nello specifico parlando tra l’altro della possibilità di razionalizzare la contestata tassa di soggiorno con forme di deducibilità per gli operatori turistici.
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