ArtVerona: innovazione d'arte
Lunedì 19 ottobre, presso i Padiglioni 11 e 12 di VeronaFiere, cala il sipario sull'edizione 2015.
I numeri della manifestazione: 22.000 visitatori (+ 10 % sull'affluenza 2014), 115 gallerie d'arte contemporanea e moderna, 16 spazi indipendenti, incontri e talk ma soprattutto 150.000 € messi a disposizione dal Fondo Privato Acquisizioni per l'Arte Contennmporanea e Fondazione Domus.
La fiera d'arte, che ha caratterizzato per quattro giorni la città scaligera - dal 16 al 19 ottobre, segnala un un trend in crescita: "una fiera che consolida elementi di continuità col passato e si pone come startup per successive sperimentazioni e innovazioni", queste le parole con cui si esprime il Direttore Bruciati, durante l'intervista che ci ha concesso.
Ma anche una fiera espansa in città, prosegue il Direttore,"che si pone l'obiettivo di sensibilizzare a livello culturale e artistico il territorio, non solo prima e durante, ma anche dopo la manifestazione di ArtVerona". Sarà visitabile fino al 13 dicembre, ad esempio, la mostra "La regina dei Caraibi", curata dallo stesso Bruciati e inaugurata a Palazzo Forti lo scorso 17 ottobre, in concomitanza con la fiera e in collaborazione con AMO - Arena Museo Opera.
Continuità qualità e miglioramento è il secondo trinomio indicato dal Direttore, che pone l'accento attorno al sostegno concreto - in termini economici - espresso dalla manifestazione. E' di complessivi 150.000 € il valore delle acquisizioni rese possibili dall'azione congiunta del Fondo Privato Acquisizioni per l'Arte Conntemporanea - scaturito dalla neonata partnership tra ArtVerona e VeronaFiere - e dal consolidamento del rapporto con Fondazione Domus.
17 le opere d'arte acquisite grazie a questo tesoretto (da Sten&Lex a Toni Costa), alcune di esse destinate ad arricchire i depositi dei Musei del circuito AMACI, altre indirizzate al Palazzo della Regione Veneto. La nascita del Fondo, che crea un consolidamento istituzionale e un supporto concreto alla manifestazione, assolve a funzioni economiche e di sostegno al settore e funzioni sociali, a favore della pubblica fruizione dell'arte.
La manifestazione si è contraddistinta per il grado di innovazione generato: "il consolidamento, seppur importante, non è sufficiente: occorre sempre apportare miglioramenti e ad ArtVerona" - sottolinea Bruciati - "facciamo qualcosa che nessuno fa: regaliamo gli spazi, che la Fiera mette a reddito, agli Indipendents e alla qualità del no profit italiano". Tra di loro, sono 16 le realtà no profit selezionate per il format ideato da Cristiano Seganfredo, troviamo il fermento e la creatività, l'humus della Fiera. Il sostegno economico è indirizzato anche al no profit italiano e tra gli Indipendents è Centrale Fies di Dro ad accaparrarsi il premio i6 del valore di 2.000 €.
Non solo valore economico, ad ArtVerona si misura la temperatura dello stato dell'arte e della cultura italiana di oggi, per evincere qualcosa per il domani; "non ci interessa la cronaca, che si basa sullo storico e sul passato, ma vogliamo lanciare semi che possano germinare, creare ponti, piattaforme ed elementi di crescita "- prosegue il Direttore.
Ecco perchè arte moderna, contemporanea e no profit abitano lo stesso spazio, frammenti complanari di un unico organismo espanso; innovazione, sperimentazione e ricerca: un fil rouge che dal Direttore Bruciati si declina nel concept fieristico, per originare una fiera espansa.
www.artverona.it