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Artissima Lido documentata in un’edizione speciale di Carte Blanche

  • Pubblicato il: 30/11/2011 - 18:06
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Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Redazione
Logo Artissima LIDO

Torino. Artissima LIDO, il nuovo programma di mostre ed eventi al di fuori della fiera  Artissima curato da tre artisti italiani, Christian Frosi, Renato Leotta e Diego Perrone, per dar conto del fenomeno  della sperimentazione in rapida evoluzione, oggi anche  nel nostro Paese, viene raccontato in una edizione speciale  di Carte Blanche, i cataloghi di UniCredit Studio.

La fiera Artissima, marchio della Fondazione Torino Musei, ha chiuso lo scorso 6 novembre la sua diciottesima edizione, confermandosi come una piattaforma internazionale per la ricerca più attenta nel campo delle arti visive ma anche e soprattutto come un grande evento culturale.
In particolare il progetto LIDO ha invitato a trasferirsi a Torino, per i quattro giorni della fiera una fitta e variegata rete di collettivi artistici e curatoriali provenienti da tutta Italia che conducono una ricerca artistica, connessa con il territorio e la comunità, che difficilmente le istituzioni riescono ad attivare. In una serie di location individuate nel quartiere del Quadrilatero Romano, i collettivi sono stati invitati da Artissima a presentare mostre, performance, concerti, screening e presentazioni creati ad hoc. L’obiettivo dell’evento è stato attrarre l’attenzione internazionale su un aspetto poco noto dell’Italia e della sua scena artistica più nascosta.

La pubblicazione Carte Blanche edizione speciale: Artissima LIDO è la prima pubblicazione dedicata a queste realtà e rientra in Carte Blanche, collana di cataloghi nata nel 2010 nell’ambito del progetto UniCredit Studio, rete di spazi espositivi che il Gruppo ha dedicato al supporto e alla promozione di giovani artisti non ancora rappresentati da gallerie commerciali. Con questa operazione UniCredit ha rafforzato un impegno con la Fiera, di cui è mani partner da nove edizione.

Per far emergere la realtà di questo network di produzione e sperimentazione al di fuori dei circuiti ufficiali, nella pubblicazione ad ogni collettivo è stata data una sigla realizzata contraendone il nome (ad esempio AMARELARTE: AMR, ANONIMA NUOTATORI: ANN…) per rendere esplicita la connessione degli artisti coinvolti negli ultimi cinque anni da ogni collettivo (punto H) emergessero le partecipazioni di un’artista alle attività (mostre, progetti, incontri e residenze) dei vari altri collettivi.
Le collaborazioni tra i collettivi hanno preso invece forma in un grafico finale, elaborato da Renato Leotta in collaborazione con Joseph Miceli come una sorta di battaglia navale.

Nel catalogo è presenta anche una pagina speciale di pubblicità per il progetto Acciaio11 di Marco Buzzone, a cui i curatori hanno chiesto di disegnare una pasta speciale che è stata servita nei ristoranti del Quadrilatero Romano. Infine, una pagina di pubblicità per il collettivo anonimo Flash15, che presto rivelerà la sua attività focalizzata sulle relazioni nel Mediterraneo.
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