ARTE SELLA DIVENTA UN ACCELERATORE PER IL WELFARE CULTURALE
Autore/i:
Rubrica:
CULTURA E WELFARE
Articolo a cura di:
Sendy Ghirardi
Arte Sella, The Contemporary Mountain, che da più di trent’anni sostiene l’incontro tra l’arte contemporanea e la montagna, promuove un percorso di Cultura e Salute attraverso la collaborazione in diversi progetti che si impegnano in questo senso.
Ve li raccontiamo.
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo
Arte Sella, The Contemporary Mountain nasce nel nell’ottobre 1986 in Trentino, sotto l’egida di Emanuele Montibeller, suo attuale direttore artistico, con l’obiettivo di fondere linguaggi artistici e natura in un dialogo continuo attraverso la realizzazione di opere da parte di artisti provenienti da tutto il mondo, che traggono nutrimento dalla storia e dalla natura uniche del luogo.
Con gli anni, l’associazione si arricchisce di progetti artistici ed opere d’arte lungo tutta la Val di Sella, attivando collaborazioni con i maestri dell’Art in Nature quali, per citarne alcuni, Nils-Udo, Chris Drury, Patrick Dougherty, Michelangelo Pistoletto, Arne Quinze, Giuliano Mauri, e con architetti di fama internazionale, quali Kengo Kuma e Michele de Lucchi, chiamati ad indagare la relazione tra la qualità dell’abitare e la natura.
Oggi Arte Sella è una realtà internazionale, in continua evoluzione, inserita in network come ELAN (European Land Art Network), Dancing Museums e Grandi Giardini Italiani.
Attraverso diverse partnership con attori del territorio e internazionali, l’associazione ha intrapreso un percorso a sostegno della cura attraverso la bellezza dell’arte e della natura.
Nel 2016, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, nasce il progetto Handling with Care, con lo scopo di valorizzare attraverso la comunicazione artistica e la formazione il senso e le competenze del “prendersi cura”, sia delle persone che dell’ambiente. Già alla seconda edizione, con Handling with Care II, Arte Sella insieme alla Trento School of Management e la Provincia autonoma di Trento danno seguito ad un percorso strutturato dedicato alla relazione tra bellezza, natura e cura. Il percorso formativo, guidato da Ugo Morelli, si articola tra seminari e laboratori di formazione rivolti a operatori socio sanitari (iscritti personalmente o dalle ASL), docenti che si trovano a lavorare con persone in difficoltà, insegnanti di sostegno e professionisti che utilizzano l’arte come strumento terapeutico. L’obiettivo è quello di combinare i metodi di cura e di sostegno all’apprendimento con l’immersione nell’arte e nella natura, riconoscendo il potenziale educativo della creatività artistica e le opportunità di cura derivanti dall’arte in natura, per sviluppare metodologie innovative di intervento.
Dal 2015 Arte Sella è partner del progetto DANCE WELL ricerca e movimento per il parkinson, un’iniziativa promossa da CSC Casa della Danza di Bassano del Grappa/ Operaestate nell’ambito del progetto Europeo ACT YOUR AGE, per la promozione del dialogo intergenerazionale e dell’invecchiamento attivo attraverso l’arte della danza. Come abbiamo già raccontato in un numero precedente del giornale, il fine del progetto è l’arte attraverso l’espressione del proprio corpo, qualsiasi esso sia. Si tratta di una progettualità che si basa sull’impatto salutare che la pratica della danza, portata avanti in maniera regolare, può avere sul sistema neurologico, sulle prestazioni fisiche e sullo sviluppo della malattia. Arte Sella ha ospitato vere e proprie performance e progetti site-specific del gruppo dei parkinson-dancer, che con il tempo si è fortemente inserito nel contesto culturale e sociale, contrastando le forme di isolamento dovute alla malattia e all’età. Nello stesso anno il Dottor Daniele Volpe ha iniziato uno studio scientifico di misurazione sui suoi pazienti assistiti presso la casa di cura Villa Margherita di Arcugnano, alternando la pratica di Dance Well a quella riabilitativa che ha dimostrato come la proposta Dance Well possa essere ugualmente valida rispetto alla riabilitazione tradizionale e chi sostituisce parte del programma riabilitativo con il programma di danza ottiene, nello stesso periodo di tempo, miglioramenti paragonabili.
L’impegno dell’associazione nel costruire un vero e proprio crossover tra cultura e salute continua nella collaborazione con Fondazione Ant, che si occupa di assistenza specialistica gratuita domiciliare ai malati di tumore e i progetti di prevenzione oncologica.
Migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici e ridurre l’impatto negativo che l’isolamento socio-sensoriale può avere su di loro è l’obiettivo di Look of Life, il progetto di realtà virtuale ideato dalla Fondazione e dall’Associazione culturale Menomale con il Centro di Ricerca HIT – Human Inspired Technology Research Centre dell’Università di Padova e il partner multimediale Deye VR. Look of Life ha lo scopo di valutare l’esito clinico e l’utilizzo a domicilio di una tecnologia innovativa con i visori Gear Vr che permettono la fruizione di video immersivi a 360°. I primi video spaziano dal concerto con il premio Oscar Nicola Piovani al percorso paesaggistico e artistico di Arte Sella fino all’esplosione di colori del Parco di Sigurtà. Le esperienze proposte hanno la potenzialità di regalare un momento rilassante, risvegliare l’attenzione e il piacere della scoperta attraverso emozioni come la meraviglia, la gioia e lo stupore che spesso la malattia rischia di allontanare dalla quotidianità del malato e dei suoi famigliari. I dati ottenuti dallo studio forniscono risultati incoraggianti circa l’impiego della VR nell’ambito delle cure palliative domiciliari. Infatti, sembra che l’impiego della VR possa apportare un miglioramento a breve termine di alcuni sintomi psicofisici comuni nei pazienti oncologici: nello specifico si osserva una diminuzione del dolore percepito, della stanchezza, dei sintomi ansiosi e un aumento del senso di benessere percepito. Per quanto riguarda invece i risultati a lungo termine, sembrerebbe che l’utilizzo della VR, pur non portando a un significativo miglioramento della sintomatologia del paziente possa attenuarne in modo significativo il peggioramento.
Inoltre quest’autunno, Arte Sella farà da Healing Garden, un giardino di cura, alla seconda edizione dell’Alzheimer Fest, il Festival dell’Alzheimer, in collaborazione con Associazione Italiana Psicogeriatria e Il Corriere della Sera, che quest’anno si terrà a Levico, in Trentino. Gli Healing Garden, ancora poco diffusi in Italia ma molto utilizzati nel mondo anglosassone, sono giardini connessi al processo di cura che, attraverso odori, suoni, e colori della natura possono trasformarsi in un’autentica terapia, che migliora l’umore e la memoria delle persone affette dalla sindrome di Alzheimer. Stimolano i sensi, diminuendo – almeno in alcuni casi – la necessità di trattamenti farmacologici, riducendo lo stress in pazienti, familiari e staff e migliorando la qualità globale della vita.
Arte Sella diventa acceleratore di welfare culturale, mettendo a disposizione i diversi linguaggi dell’arte e della natura per la cura e il benessere dell’essere umano. Il potenziale della bellezza e della cultura per migliorare la salute degli individui è una realtà ormai consolidata da diversi studi, Arte Sella è la dimostrazione che anche in Italia ci sono associazioni che hanno preso sul serio il tema, orientando le proprie politiche in questo senso.
© Riproduzione riservata
Ph: Giacomo Bianchi, Copyright: Arte Sella
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