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ARTE E CAMOUFLAGE

  • Pubblicato il: 14/04/2017 - 11:35
Autore/i: 
Rubrica: 
SAPER FARE, SAPER ESSERE
Articolo a cura di: 
Lisa Parola

Un’opera ambientale di Hilario Isola a La Morra (CN). Nel cuore delle Langhe,  l’artista presenterà l’installazione Il quarto paesaggio, frutto di una ricerca tecnica realizzata con le imprese,  destinato alla copertura di un muro di cemento armato che si estende al di sotto del Belvedere a ridosso dei bastioni medioevali e lungo una superficie di duecento metri quadrati.  Un progetto sostenuto dal progetto Nuovi Committenti della Fondation de France nel quadro del progetto “Dopo l'UNESCO, Agisco!” dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte. Il “fare”, nel caso dell’artista torinese equivale a un  tentativo di vedere oltre e altro:  progettare cioè ogni volta dispositivi e situazioni che muovono strani paesaggi, per lo più inafferrabili quando non  del  tutto invisibili.
 


 
"Viviamo in un'epoca in cui molto è legato all'apparire, il camouflage è invece il contrario: l'idea di far scomparire le cose mimetizzandole e al tempo stesso creando nuovi punti di vista,  inaspettati e un po' magici",  così l’artista Hilario Isola presenta il suo progetto ambientale Atelier del camouflage nato da una ricerca che ha coinvolto aziende private (i laboratori di ricerca delle aziende: Sublitex, divisione di Miroglio Textile,  Ferrino&C e Sinterama Corporation) e istituzioni  pubbliche e che sarà presentato domenica 23 aprile nel Comune di La Morra, nel cuore delle Langhe.
Con Atelier del camouflage, Hilario Isola solleva una sorta di ‘chiamata’ per la salvaguardia del territorio attraverso una pratica che mette in gioco  l’ambiente naturale con la pittura di paesaggio. Per farlo indaga a ritroso la storia dell’arte, interrogando i fondamenti della storia della pittura italiana, in particolar quella del XIX secolo. Da queste strane immersioni nelle tele di altri autori, l’artista ha ideato un dispositivo capace di coniugare la storia dell’arte con la ricerca tecnologica più innovativa e sperimentale.
Attraverso un continuo inventare, elaborare, connettere, ricomporre. ormai da molti anni, il  fare per  Hilario Isola si sviluppa infatti esplorando gli archivi di musei e le ultime tecnologie utilizzate per la stampa dei tessuti e per il restauro. Il “fare”, nel caso dell’artista torinese equivale a un  tentativo di vedere oltre e altro:  progettare cioè ogni volta dispositivi e situazioni che muovono strani paesaggi, per lo più inafferrabili quando non  del  tutto invisibili. Atelier del camouflage è dunque il risultato di anni di lavoro nei quali l’artista, ha voluto indagare un modo inedito di guardare la pittura invitando gli spettatori a immergersi nel paesaggio che li circonda ma anche nella pittura di artisti come Pietro Bagetti e, nel caso di La Morra, di Pellizza da Volpedo.
Nel cuore delle Langhe, l’artista presenterà l’installazione Il quarto paesaggio, destinato alla copertura di un muro di cemento armato che si estende al di sotto del Belvedere a ridosso dei bastioni medioevali e lungo una superficie di duecento metri quadrati.
Con questa inedita forma di “restauro”, sulla superficie del tessuto di cui è composta l’opera è riprodotta e ingigantita solo una piccola porzione (40 cm). di un’autentica opera-manifesto dell’artista Pellizza da Volpedo, Lo specchio della vita (E ciò che l’una fa, le altre fanno) del 1898. Un piccolo dettaglio di un paesaggio rurale - la collina sullo sfondo della tela - acquisito ad altissima definizione grazie a una sofisticata tecnologia di analisi microscopica. L’aspetto interessante che nasce dalle recenti opere di Isola è dunque un inaspettato modo di ripensare il paesaggio ma più ancora di rivedere la pittura. Già nella project room ideata per la Fondazione Sandretto nel 2012, aveva esposto l’effetto pittorico che alcune muffe producevano su stampe dell’Ottocento ritrovate, in modo analogo anche la prima applicazione di Atelier unisce la pittura con elementi naturali, vivi e in trasformazione, così che alla fine non si sa mai veramente dov’è l’intervanto dell’artista. Forse ovunque.

Note
Inaugurazione: 23 Aprile h. 12 a La Morra (CN)  
Opera realizzata in collaborazione con il Comune di La Morra nell’ambito dell’azione Nuovi Committenti, promossa dall’associazione a.titolo con il sostegno della Fondation de France www.fondationdefrance.com nel quadro del progetto “Dopo l'UNESCO, Agisco!” dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte. 
Un’opera ambientale di Hilario Isola a La Morra (CN). Nel cuore delle Langhe,  l’artista presenterà l’installazione Il quarto paesaggio, frutto di una ricerca tecnica realizzata con le imprese,  destinato alla copertura di un muro di cemento armato che si estende al di sotto del Belvedere a ridosso dei bastioni medioevali e lungo una superficie di duecento metri quadrati.  Un progetto sostenuto dal progetto Nuovi Committenti della Fondation de France nel quadro del progetto “Dopo l'UNESCO, Agisco!” dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte. Il “fare”, nel caso dell’artista torinese equivale a un  tentativo di vedere oltre e altro:  progettare cioè ogni volta dispositivi e situazioni che muovono strani paesaggi, per lo più inafferrabili quando non  del  tutto invisibili.

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