Andrea Viliani è il nuovo direttore del Madre
Napoli. La nomina ufficiale di Andrea Viliani alla direzione del Museo Madre avverrà solo dopo l’approvazione da parte del Consiglio di amministrazione della Fondazione Donnaregina della proposta formulata dalla Commissione di Concorso, che si riunirà venerdì prossimo, 21 dicembre. In attesa della conferenza stampa, prevista per il pomeriggio di venerdì, abbiamo chiesto un commento a caldo al neodirettore.
«Sono molto felice e orgoglioso di questa nomina, anche in relazione al fatto che la mia carriera è avvenuta all’interno delle istituzioni italiane. Da assistente curatore al Castello di Rivoli, a curatore al Mambo e poi a Direttore della Fondazione Galleria Civica di Trento. Esperienze professionali che vanno da un Museo con una grande collezione ad una Galleria Civica che si trasforma in museo, anch’essa con una grande collezione, a un centro di ricerca senza una collezione propria, deputato a scandagliare i fenomeni più rilevanti della contemporaneità».
Da Trento a Napoli: che cosa ha significato questo passaggio?
«Essere arrivato a Napoli significa, in qualche modo, rendere merito a questa esperienza che si è articolata in istituzioni diverse, tutte italiane».
Un’esperienza professionale, quella di Viliani, culminata in dOCUMENTA 13 che lo ha visto far parte delCore Agent Group e per la quale, insieme all’artista Aman Mojadidi, si è occupato della posizione della città di Kabul, attraverso una mostra internazionale e una serie di seminari che si sono svolti nell’arco di un semestre.
Cosa si augura e cosa augura alla città di Napoli?
«Mi auguro che la grande energia e reputazione di questo museo e di questa città possano ricevere ulteriori stimoli dalla mia presenza e io stesso possa essere parte di un processo importante di crescita».
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