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Notizie in breve dal mondo delle fondazioni

  • Pubblicato il: 28/08/2015 - 11:07
Autore/i: 
Rubrica: 
POST-IT
Articolo a cura di: 
SC

Da Prada, un’inedita opportunità di apprendimento e spprofondimento, replicabile in altri contesti.  
The  The Art Newspaper ha definito o Miuccia Prada come un "attore chiave" nella diplomazia tra Italia e Iran, grazie grazie a  Serial Classic, la mostra dedicata alla serialità nell’arte classica e al rapporto tra originale greco e copia romana, curata da Salvatore Settis e Anna Anguissola che, lo scorso 9 maggio, ha battezzato la nuova sede milanese dellaFondazione Prada nella vecchia distilleria riqualificata da Rem Koolhaas
Dal 28 settembre al 31 dicembre una parte della mostra si sposterà al Museo Nazionale dell'Iran a Teheran. Il Museo, che ha effettuato un prestito importante di una  statua greca di Penelope, ritrovata nel 1945, la presenterà nella mostra  "A Statue for Peace: the Penelope sculptures, from Persepolis to Rome”. In questa sede l’opera sarà affiancata da tesori italiani, seguendo l'accordo culturale stipulato tra Iran e Italia lo scorso marzo, sottoscritto dal Ministero dei Beni Culturali. L’arte diviene così un forte mediatore culturale, anche grazie all’azione politivca di un privato.
Ma anche se la mostra  Serial Classic si è conclusa il  24 agosto a Milano, nella sede di Prada continua a produrre valore e affrire al pubblico inedite opportunità di lettura delle 60 opere presenti, prima del loro ritorno alle prestigiose istituzioni culturali che le hanno prestate, Louvre e British Museum in testa. Infatti il disallestimento della mostra sarà visibile  dalle due passerelle che corrono lungo il perimetro vetrato del Podium, lo spazio espositivo centrale progettato dallo studio OMA. Un’opportunità imperdivile per gli studenti universitari-che potranno assistere ai lavori accompagnati dai esperti- per vivere l’esperienza delle delicate operazioni di smontaggio, imballaggio e trasporto di opere archeologiche. Una ricerca intelligente di nuove possibili esperienze.
 

Culture is digital – Digital is culture
Il Giornale delle Fondazioni è invitato al Forum d’Avignon Ruhr 2015
 
Il Giornale delle Fondazioni parteciperà al Forum d’Avignon Ruhr 2015 - che si terrà ad Essen dal 21 al 24 settembre prossimi - come testata italiana che si occupa di politiche e progettualità culturali.
Il titolo dell’edizione 2015 “Culture is digital – Digital is culture”, si focalizza sui temi della creatività e della cultura nell’era della digitalizzazione.
Il convegno è organizzato dallo European Centre for Creative Economy (ECCE) in collaborazione con il Forum d’Avignon e con il supporto del Ministry for Family, Children, Youth, Culture and Sport of the State of North Rhine - Westphalia.
Giunto alla sua quarta edizione, l’evento metterà a fuoco i temi delle industrie culturali e creative come importante leva di sviluppo per le politiche dell’Europa favorendo il dialogo tra soggetti pubblici, privati ed accademici.
Assolutamente pertinente, il tema centrale del dibattito è la digitalizzazione che oggi sta modificando le esperienze culturali non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche sociale ed economico.
A discuterne saranno interventi di studiosi ed operatori appartenenti al mondo culturale, pubblico e accademico che spazieranno da interventi del Prof. Dieter Gorny dello European Centre of Creative Economy, o da quello di Jean-Philippe Gammel del Joint Research Centre – JRC-, o ancora a quello di Karel Bartak – Head of the Creative Europe Coordination Unit della Commissione Europea.
A completamento di questi interventi di taglio istituzionale verranno proposti dei casi pratici di realtà culturali e creative per comprendere il legame esistente tra queste esperienze e la digitalizzazione.
A completamento dell’evento, il Forum proporrà inoltre dei field trip che  accompagneranno i partecipanti a visitare alcune aree culturali strategiche del territorio Ruhr. Nell’itinerario si avrà l’opportunità di vedere per esempio il Creative Quarter Essen City Nord - realtà promotrice di importanti iniziative culturali ed artistiche – e la miniera di carbone dello Zollverein Coal Mine Industrial Complex iscritto nella World Heritage List dell’UNESCO nel 2001.
Contestualmente alle altre iniziative, ci sarà anche un evento dedicato al Network for Innovations in Culture and Creativity in Europe (N.I.C.E.). In questa sede quindici innovativi progetti provenienti da tutta Europa selezionati attraverso un concorso internazionale, verranno selezionati per il N.I.C.E Award fondato quest’anno dal Ministry for Economic Affairs, Energy and Industry of the Federal State of North Rhine-Westphalia.
 

La cultura da manager alle banche
Dalla Fondazione della Fenice di Venezia alla Banca Popolare di Vicenza. Il Giornalista  romano Giampiero Bellotto,  autore televisivo che ha lavorato per anni nelle testate regionali di RAI 3, recentemente nominato vicepresidente del Teatro Stabile del Veneto, oggi direttore dell’ufficio Marketing e stampa del Teatro sarà il futuro Direttore dell’Ufficio Marketing e comunicazione della Banca Popolare di Vicenza