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VERSO LO SPRINT FINALE, TRA EXPOTTIMISTI E PRIME CRITICHE

  • Pubblicato il: 16/02/2015 - 14:21
Rubrica: 
SPECIALI
Articolo a cura di: 
Francesca Panzarin

Il conto alla rovescia è cominciato: mancano meno di 80 giorni all’apertura. A Milano si respira un’aria effervescente, di attesa, non libera da timori. Le opere in fase di costruzione sono ancora molte, dalle infrastrutture ai padiglioni nazionali al sistema ricettivo. Corsa contro il tempo per il Padiglione Italia e per l’Albero della Vita che hanno subito semplificazioni.
Di biglietti – l’unico metro di valutazione ad oggi noto del successo di un’esposizione universale secondo la BIE – ne sono stati venduti 8 milioni: 5 all’estero (di cui 1 ai cinesi), 3 in Italia, molti attraverso il canale dei tour operator. La media è di 18-20 mila al giorno. Mezzo milione solo a Natale.  Ancora lontano l’obiettivo degli organizzatori (20 milioni).
 
Cresce intanto la notorietà internazionale di Milano (ora terza dopo Londra e Parigi) come pure il dibattito sulla città con circa tremila commenti al giorno e mille sulla manifestazione[1].  E’ una prima risposta alla recente ricerca sulle politiche culturali nell’area metropolitana di Milano per l’Osservatorio della Fondazione Cariplo[2]  secondo la quale “il capitale sociale e reputazionale disponibile per il rilancio culturale e creativo di Milano si sta progressivamente indebolendo. L’occasione dell’Expo 2015 ha certamente mobilitato molteplici attori in vista dell’evento”.
 
Expo 2015 vincerà la sfida? Sarà solo un grande parco a tema incapace di avere un impatto a medio e lungo termine sulla città dal punto di vista culturale, economico e sociale? O riuscirà a essere un’occasione di ritorno economico e di sinergie tra gli attori pubblici e privati[3]?
«Expo delle idee», l’evento del 7 febbraio all’Hangar Bicocca, fase preparatoria dell’apertura di Expo2015, ha  concentrato l’attenzione sui contenuti del grande evento, usciti  dallo sfondo:  42 tavoli tematici all’ombra delle monumentali torri di Anselm Kiefer, 500 esperti, 2000 partecipanti hanno discusso sulle politiche del diritto al cibo e della lotta contro le diseguaglianze che lo ostacolano.
Le riflessioni e le soluzioni saranno riassunte nella «Carta di Milano», una sorta di Protocollo di Kyoto per il cibo, il contributo originale di idee e contenuti che Expo 2015 vuole lasciare in eredità e che sarà presentata ufficialmente il prossimo 28 aprile per poi essere consegnato in ottobre al Segretario Generale dell’ONU.
Durante la giornata Fondazione Barilla ha messo a disposizione il suo «Protocollo di Milano», frutto di anni di ricerca ed esperienza nel settore dell’alimentazione, in cui sono indicate misure concrete per combattere lo spreco alimentare dal campo alla tavola, lottare contro la fame e l’obesità, incoraggiare un’agricoltura sostenibile.
Partecipante particolarmente attivo tavoli di lavoro è stata Fondazione Triulza, il network di 63 organizzazioni del Terzo Settore incaricato di organizzare il programma e le attività di Cascina Triulza, Padiglione della Società Civile, da sempre sensibile al confronto tra realtà anche internazionali.

Ad oggi è tangibile l’attivazione di tutti i settori produttivi della città e la catalizzazione di investimenti pubblici e privati che ha il contraltare, come recita la ricerca, di «ravvicinare l’orizzonte temporale della programmazione culturale e riducendo le energie disponibili per altri progetti di cooperazione». Molti comunque i nuovi spazi ai nastri di partenza.
La politica culturale del Comune di Milano costruita in chiave Expo può già vantare dei numeri interessanti. L'iniziativa 'Domenica al Museo' (promossa dal MiBACT) si conferma un grande successo (con una media di 18.000 visitatori), come pure il risultato - limitandosi agli ingressi - delle recenti grandi mostre e Palazzo Reale (“Segantini” con oltre 200 mila visitatori, “Marc Chagall” 340 mila) che nel 2014 hanno fatto crescere di circa il 40% il pubblico delle mostre proposte nelle sedi civiche nel rispetto all’anno precedente[4] .
 
Durante la giornata all’Hangar Bicocca sono stati presentati gli aggiornamenti di “Expo in città”: ad oggi sono già oltre 1300 gli eventi del calendario (presenti sul criticato verybello.it del MiBACT che riporta il calendario delle manifestazione di tutta la penisola durante il semestre), pari a 17 mila appuntamenti, di cui il 6,8% in provincia e il 44,7% nella periferia di Milano.
La Regione Lombardia porta come punta di diamante della sua offerta culturale per Expo la mostra «Italia, fascino e mito dal Cinquecento al contemporaneo» alla Reggia di Monza dal 23 aprile, un Grand Tour con opere di 120 opere di artisti dal Cinquecento ai giorni nostri.
Tra le altre iniziative, l’Unesco tour per valorizzare i 9 siti patrimonio dell’umanità e la mostra «World Academy Project for Expo 2015» in collaborazione con l’Accademia di Brera.
Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali sui progetti per Expo annunciati da Vittorio Sgarbi (che ha inaugurato da pochi giorni la mostra “Da Cimabue a Morandi” a Bologna), ambassador della Regione.
Continua invece il lavoro di preparazione di Arts & Foods, la mega mostra curata da Germano Celant in Triennale (dal 10 aprile al 15 novembre). Il progetto sarà presentato al mondo dell’arte di New York il prossimo 26 febbraio. Anche il mondo della moda e del design sono pronti ad arricchire l’offerta culturale della città, avviando progetti come la nuova sede dell’ADI (Associazione Italiano per il Disegno Industriale) con i protagonisti della storia del progetto, un convegno internazionale delle scuole di design industriale, un’edizione speciale del Compasso d’oro creata per Expo, gli atelier degli stilisti accessibili con visite guidate.
Il Salone del Mobile, considerato da qualcuno una sorte di prova generale dell’esposizione universale, aprirà 2 settimane prima di Expo (14-19 aprile) e proporrà una serie di iniziative anche durante i 6 mesi successivi.
Dopo la Biennale di Venezia anticipata a maggio, anche le fiere d’arte e le mostre delle grandi istituzioni cittadine si sono spostate ad aprile (MIA Fair 10-13 aprile, Miart 10-12 aprile)da metà mese Milano offrirà un calendario di appuntamenti d’arte di assoluto rilievo, da quelle legate ad Expo (Arts & Foods in Triennale) a quelle delle istituzioni pubbliche e private.
 
In vista dell’esposizione universale la Camera nazionale della moda avrà una nuova sede in Piazza del Duomo ed è pronta ad allungare di un giorno le proprie fashion week. La kermesse sarà inaugurata ufficialmente il 30 aprile dalla sfilata della sua linea Emporio di Giorgio Armani (nominato special ambassador di Expo), che inaugurerà poi il suo Armani Silos.
Situato in zona Tortona, nell'area ex Nestlè, lo spazio ospiterà l'archivio-museo della casa di moda e verrà aperto al pubblico grazie a un accordo con il Comune di Milano. "Sarà un centro di cultura viva, di arte, aperto agli studiosi e in alcuni giorni a chi è interessato alla Moda. Sarà la mia Tate Gallery tutta bianca" lo definisce Giorgio Armani. L’intero progetto, per cui lo stilista ha fatto un investimento di 50 milioni di euro, verrà curato in house dal suo team giocando sui tonalità del bianco.
Il Silos Armani non è distante da un altro nuovo spazio civico di prossima apertura, il Museo delle Culture di David Chipperfield (apertura ufficiale il 27 marzo con le prime due mostre “Africa” e “Mondi a Milano”), con il quale potrebbe creare delle interessanti sinergie.
 
Fondazione Trussardi, definita dal suo direttore artistico Massimiliano Gioni “un museo itinerante che porta l’arte contemporanea in città”, inaugurerà a Palazzo Reale ad agosto la mostra “La grande madre”: l’istituzione si presenta all’appuntamento con una mostra provocatoria sulla figura della madre, simbolo della creatività e metafora della definizione stessa di arte. Per la prima volta l’ente impegnato, attraverso l’eccellenza della ricerca dell’arte contemporanea, nell’accensione dell’attenzione del pubblico sulle risorse del territorio, avvia un progetto di collaborazione pubblico-privato con il Comune di Milano (che mette a disposizione il prestigioso spazio di Palazzo Reale) e BNL Gruppo BNP Paribas (main sponsor). Per fine febbraio è stato annunciato l’avvio un altro importante progetto.
Il 9 maggio, in stretta relazione con la sede veneziana di Ca’ Corner della Regina, Fondazione Prada aprirà la sua nuova sede milanese in Largo Isarco, nella zona sud della città. Progettata dallo studio di architettura OMA, guidato da Rem Koolhaas, lo spazio (19.000 mq) è il risultato della trasformazione di una distilleria degli anni dieci del Novecento che combina edifici preesistenti e tre nuove costruzioni.
La sede accoglierà il pubblico con due spazi nati da collaborazioni speciali: un’area didattica dedicata ai bambini sviluppata con gli studenti dell’École nationale supérieure d'architecture de Versailles e un bar ideato dal regista Wes Anderson che ricrea l’atmosfera dei tipici caffè di Milano.
La vocazione multidisciplinare della Fondazione sarà declinata in una pluralità di attività tra cui le installazioni site-specific di Robert Gober e Thomas Demand in dialogo con le architetture industriali e un documentario inedito di Roman Polanski che esplorerà le suggestioni cinematografiche che hanno ispirato i suoi film.
La mostra “Serial Classic” (dal 9 maggio al 24 agosto 2015) dedicata alla scultura classica, esplorerà il rapporto ambivalente tra originalità e imitazione nella cultura romana e il suo insistere sulla diffusione di multipli come omaggi all’arte greca. In contemporanea a Venezia, sempre a cura di Salvatore Settis, sarà aperta la mostra “Portable Classic” che esplora origini e funzioni delle riproduzioni in miniatura di sculture classiche.
 
Ma l’Expo contribuirà a far fare un «salto di scala» all’offerta culturale di Milano se gli attori più dinamici dell’innovazione e della creatività diventeranno reti di attori della cultura. Si può fare.
 
 
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CALENDARIO OPENING A MILANO DA FINE MARZO FINO A MAGGIO



MARZO

27 marzo: Museo delle Culture


 
APRILE

10 aprile: Padiglione Arts & Foods

10-13 aprile: MIA Fair

10-12 aprile: Miart
                                                                                           
14-19 aprile: Salone del Mobile

23 aprile: mostra Reggia di Monza (Regione)

30 aprile: Armani Silos


 
MAGGIO

1 maggio: Expo

9 maggio: Hangar Bicocca

9 maggio: Fondazione Prada

 
Il 9 maggio a Venezia aprirà anche la Biennale.

 
 

[1] elaborazione della Camera di Commercio di Milano sulla base dei monitoraggi 2013 e 2014 e sui commenti in rete

[2] Ponzini D., Colleoni F., Friel M., Re A., Santagata W. (2014) Progetti culturali e sviluppo urbano. Visioni, criticità e opportunità per nuove politiche nell’area metropolitana di Milano. Milano, Quaderni dell’Osservatorio della Fondazione Cariplo n.18,(http://www.fondazionecariplo.it/static/upload/qua/qua_progetti_culturali...)

[3] A fronte di un investimento italiano di 1,3 miliardi (a cui va sommato 1 miliardo complessivo investito dai paesi ospiti), si stima che l’indotto dell’evento raggiungerà i 5 miliardi, di cui beneficeranno anche le 5 mila aziende, per lo più italiane, che stanno lavorando con la società.
 

[4] Dati