La Triennale nel 2016
Milano. Il 10 maggio scorso la Triennale ha compiuto 80 anni. A ben vedere gli anni sarebbero 90, dal momento che la manifestazione (allora con cadenza biennale però) esordì a Monza nel 1923. Ma nel 1933 si trasferiva a Milano e il 10 maggio si inaugurava la nuova sede di Giovanni Muzio. Per festeggiare l’anniversario la Triennale ha organizzato un programma di eventi, concerti, una corsa nel Parco («Run4T») e appuntamenti per i più piccoli. Quattro le mostre: una, già conclusa, di documenti e immagini del suo archivio storico, e tre in corso: le opere del MaGa, il museo di Gallarate, in trasferta qui dopo l’incendio, «Pianeta Expo 2015» (cfr. articolo sopra) e «Collateral Landscape. Frammenti di paesaggio ai margini della ricostruzione postbellica». Sono poi state presentate «Milano XXI secolo. La mappa del centro storico a volo d’uccello» del cartografo Giovanni Dradi, un minuzioso «ritratto» del cuore della città com’è oggi, e «FondARTerritorio. L’arte abita i castelli e i giardini storici» con la messa in rete dei castelli e giardini storici del Pavese e l’inaugurazione delle statue di Carlo Ramous e Angelo Bozzola. Il compleanno ha coinciso con lo scadere del mandato del Cda della Fondazione, presieduto da Claudio De Albertis, insediatosi 15 mesi fa (cfr. n. 319, apr. ’12, p. 24). In lizza per la presidenza sarebbero Carlotta De Bevilacqua, Stefano Boeri e lo stesso De Albertis, forte dei risultati raggiunti. Centrati, infatti, i tre obiettivi: risanare il bilancio (da un passivo di 1,3 milioni di euro è passato a un attivo di oltre 1,2 milioni, ricostituendo il patrimonio senza intaccare qualità e quantità della programmazione culturale); riportare l’architettura, con il design, al centro dell’attività espositiva e non, pur consapevole del suo minor appeal rispetto alle mostre di arte contemporanea e avviare con il Bie-Bureau International des Expositions le procedure per la ripresa della mostra internazionale (la «Triennale», appunto), sospesa nel 1996, che dovrebbe riprendere nel 2016, a 20 anni dall’ultima edizione.
da Il Giornale dell'Arte numero 332, giugno 2013