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La Fondazione CRC punta sugli artisti contemporanei per sviluppare un progetto sociale

  • Pubblicato il: 18/04/2013 - 22:57
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI D'ORIGINE BANCARIA
Articolo a cura di: 
Anna Follo
Complesso monumentale di San  Francesco

Cuneo. Presentato il  Rapporto Annuale 2012 della Fondazione  Cassa di Risparmio di Cuneo (CRC) (scaricabile da qui: http://www.fondazionecrc.it/index.php/fondazione/bilanci/rapporto-annuale),  incorporato per la prima volta nel Bilancio d’Esercizio per dare un segno concreto di come alle file di cifre allineate nel rendiconto finanziario corrispondano azioni concrete, capaci di avere ricadute importanti, che travalicano il  fattore economico.
Il Rapporto Annuale ripercorre con particolare attenzione il processo di programmazione, che ha orientato gli organi direttivi ad approvare il piano d’azione per il triennio 2013-2015 e a pianificare l’attività progettuale ed erogativa.
Il dialogo con il territorio di riferimento è un aspetto centrale per la Fondazione CRC, che si è orientata a un approccio partecipativo attraverso i Tavoli di Lavoro animati dal Centro Studi della Fondazione, che hanno obiettivi sia di natura progettuale sia di valenza conoscitiva per rendere la Fondazione informata e vicina al suo territorio.
Gli interventi del 2012 hanno avuto come linee guida le due priorità individuate all’interno del Piano triennale della Fondazione: i giovani e la coesione sociale. Proprio in questo filone si è collocato «Grandarte 2013: Artisti contemporanei per un progetto sociale», un’iniziativa ancora in fase di realizzazione che coniuga arte e sociale, promossa dalla cooperativa Momo grazie al sostegno e all’apporto progettuale della Fondazione CRC.
Momo ha chiesto ad artisti viventi di donare un’opera d’arte per sostenere una casa che accoglie giovani mamme e donne in attesa che vivono in situazioni di disagio. Le opere saranno esposte a fine 2013 nel complesso monumentale di San Francesco, per essere vendute in un’asta online al termine della mostra.
Roberto Saba, presidente della cooperativa Momo, ha raccontato a Il Giornale delle Fondazioni com’è nato e come si è sviluppato questo progetto, che ha allargato il suo effetto sul territorio coinvolgendo anche alcune studenti delle scuole superiori del cuneese.

Grandarte: Artisti contemporanei per un progetto sociale. Sostenere un progetto di accoglienza attraverso progetto di mostra e a un’inusuale asta d'arte, com'è nato questo progetto?
La cooperativa sociale Momo è un ONLUS nata sul territorio di Cuneo nel 2002, dalla volontà di un gruppo di giovani che, cresciuti sperimentando l’impegno di animazione nell’Oratorio Salesiano e operata la scelta di professionalizzare la propria esperienza nel settore dell’educazione, hanno deciso di gestire nelle forme della cooperazione sociale una realtà volta a fornire al territorio del cuneese servizi alla persona, con particolare riferimento ai minori, ai giovani e alle loro famiglie.
Dal 2009 Momo ha aperto, grazie alla generosità di un privato. la prima «Casa del cuore» che si chiama «Casa Tiziana», che accoglie mamme con bambini, neonati o donne in attesa che vivono sole e in situazioni di disagio o d’abbandono.
Casa Tiziana è un “gruppo appartamento” dove prima di tutto le donne recuperano un livello minimo di stabilità e di serenità: hanno un posto in cui vivere e ricevono un budget settimanale per la gestione del proprio nucleo. Sono inoltre accompagnate dagli educatori della cooperativa in un percorso di ricostruzione del progetto di vita e si attivano anche specifici interventi educativi con i bambini. L’obiettivo è di consentire al nucleo di recuperare progressivamente spazi di autonomia dal punto di vista economico e sociale.
Il buon esito dell’esperienza di questi due anni, l’alto numero delle richieste di ingressi da parte dei Servizi Sociali del territorio che sono andate inevase, ha posto la Cooperativa Momo nella condizione di pensare a un aumento dei “gruppi appartamento” da uno a due o tre realtà abitative. Per coinvolgere l’opinione pubblica su questo tema e per reperire, almeno in parte le risorse necessarie, abbiamo ideato il progetto «GrandArte 2013»

Il contributo della Fondazione CRC è andato oltre il semplice - per quanto importantissimo - sostegno economico, ci racconta come la Fondazione ha accolto e contribuito a questo progetto?
La Fondazione CRC è stata inizialmente contattata per un patrocinio  e per l’utilizzo dell’ex chiesa di San Francesco, il «monumento» della città di Cuneo che la Fondazione ha restituito al suo originario splendore con  un delicato e lungo intervento di restauro recentemente ultimato. La Fondazione ha trovato l’idea di fund raising  innovativa- coinvolgere gli artisti per progetti sociali territoriali-, di spessore  culturale per la nuova vita del San Francesco. L'iniziativa, gode dell'appoggio di esperti d'arte del territorio, dell'interesse del Comune di Cuneo. Una  mostra con un elevato numero alto di artisti, locali e non, mette in dialogo  figure affermate  con matricole, consentendo di creare un database per l'arte contemporanea in provincia.

Qual è stata la risposta da parte degli artisti?
Sorprendente. Sono già oltre cento ad aver aderito a «GrandArte 2013 - Artisti contemporanei per un progetto sociale» che  vivono o hanno vissuto, lavorano o hanno lavorato, sono originari o sono «adottati» dalla provincia di Cuneo.

Il progetto ha visto anche il coinvolgimento degli studenti dell'Istituto di Istruzione Superiore Bianchi-Virginio. In quale fase i ragazzi sono stati coinvolti e come hanno partecipato a questa iniziativa?
Il Comitato scientifico e organizzativo, composto da Roberto Baravalle, Giacomo Doglio, Giuseppe Formisano ed Enrico Perotto – quest’ultimi docenti del liceo -,  opera alacremente  titolo  gratuito.
Alcune classi operano all’ideazione grafica della comunicazione, del catalogo e dell’allestimento, avvicinando gli allievi alla progettazione e della realizzazione di un evento espositivo, senza dimenticare lo scopo umanitario con risvolti etici ed educativi.

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