Imparare i nuovi media a Villa Panza
Varese. In linea con l’impostazione delle scelte effettuate da Giuseppe Panza di Biumo nel costruire la propria collezione, il prossimo progetto di Villa e Collezione Panza si caratterizza per l’attenzione ai nuovi media. Affidato alla cura di Maria Rosa Sossai, critica d’arte e docente di linguaggi multimediali, «Un’educazione», questo il titolo del progetto, è incentrato sulla didattica e la videoarte ed è ispirato al saggio Un monde pluriel mais commun dell’antropologo Bruno Latour «che sottolinea quanto sia urgente la costruzione di un mondo comune ma plurale, confrontando le tante modalità di apprendimento nelle differenti culture».
Gli artisti coinvolti «affrontano temi riguardanti non solo la trasmissione della conoscenza ma anche la necessità e i bisogni dei giovani d’oggi in rapporto all’arte contemporanea».
A partire dal prossimo 16 marzo, e fino a dicembre, con appuntamento mensile, 6 artisti saranno invitati a presentare un’opera video: al mattino nell’ambito di un workshop dedicato agli studenti, nel pomeriggio durante un incontro a cui parteciperanno anche esperti del settore. L’opera poi rimarrà visibile, per un mese dall’inaugurazione, negli spazi della project room. A iniziare sarà Valerio Rocco Orlando con la prima assoluta di «¿Qué Educación para Marte?», un video che «analizza differenti sistemi educativi internazionali, prodotto in collaborazione con gli studenti dell’Isa, la scuola nazionale d’arte cubana, in occasione dell’XI Bienal de La Habana».
A seguire, Angela Marzullo (27 aprile-30 maggio) con il video «Concettina», Aberdabei (1° giugno-3 luglio) con «Unfinished Symphonies», Hektor Mamet e Ettore Favini (21 settembre-24 ottobre) con la prima assoluta del video «Nella terra di mezzo», Diego Tonus (26 ottobre-28 novembre) che presenterà l’opera «Residenti» e, infine, Adelita Husni-Bey (30 novembre-29 dicembre) con «Postcards from the Desert Island».
«Un’educazione» nasce col preciso intento di avvicinare i giovani all’arte contemporanea e al museo attraverso il linguaggio video, più vicino alla sensibilità delle nuove generazioni.
Ma molte sono le iniziative in programma negli spazi della settecentesca residenza varesina per il 2013, grazie anche al sostegno di JT International SA (JTI), partner istituzionale di Villa e Collezione Panza da quest’anno, per i prossimi tre anni. Prima fra tutte la retrospettiva dedicata a James Turrell a cura di Michael Govan, direttore del Lacma di Los Angeles, che sarà inaugurata il prossimo settembre. Per l’occasione saranno esposte alcune opere, dagli anni Settanta a oggi, create appositamente per gli spazi di Villa Panza, dove sono presenti tre site specific del 1976, uniche opere permanenti di Turrell in Italia.
Con il progetto «Esplorazioni», invece, si intende valorizzare la figura di Giuseppe Panza di Biumo attraverso la realizzazione di alcuni suoi progetti inediti, relativi ad artisti e opere appartenenti alla sua collezione, da allestire negli spazi delle Scuderie della Villa. E il primo appuntamento della serie è stato dedicato a Lawrence Weiner (fino al 10 marzo). In marzo è prevista l’inaugurazione della mostra «Luce all’opera» di Mario Nanni; in maggio, infine, Stuart Ian Frost realizzerà un’opera diLand Art nel giardino di Villa Panza: un site specific che valorizza «l’identità e la vocazione del luogo e della sua storia», in continuità con le opere di Robert Irwin, Christiane Loher e Meg Webster, presenti nella splendida collezione Panza di Biumo.
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