Magia nera in Sala Enel
Roma. Dopo la nomina a commissario del Padiglione Italia alla prossima Biennale di Venezia, il direttore del Macro, Bartolomeo Pietromarchi, prosegue con la programmazione invernale del museo. Firmate da lui sono due personali di Pascale Marthine Tayou e di Jimmie Durham, aperte fino al 10 febbraio. Nella Sala Enel, «Secret garden» del camerunese Tayou (1967) ingloba diverse installazioni: tra cui «Plastic Bags», alta oltre 10 metri, e «Crazy Wall. The Red Line»‚ già presenti al Macro, «The Magic Calabash» e «Black Diamonds», che scendono dal soffitto, e una serie di sculture «Poupées Pascale» in cui, quella sorta di doppio femminile al quale l’artista ha dato corpo scegliendo fin dagli esordi di declinare al femminile il proprio nome, appare vestito di cioccolato. Così Tayou restituisce i caratteri vitali della cultura artistica africana, introducendo anche una nota d’ironia rispetto a quell’immaginario occidentale che guarda in maniera stereotipata all’espressione artistica africana.
Disposta invece nella Sala Bianca, «Streets of Rome and Other Stories» dello statunitense Jimmie Durham (1940) ripercorre gli ultimi dieci anni del suo impegno a favore di problemi sociali e politici: «Dal 2007 al 2012 Durham ha vissuto e lavorato a Roma, spiega Pietromarchi. La mostra propone i lavori più importanti scaturiti da questa esperienza: gli interventi ideati per Ram radioartemobile, Fondazione Volume! ed Edicola Notte, aggiungendovi una scelta di video provenienti dal suo archivio e un nuovo lavoro ideato per il Macro, tutti sostanziati dalla sua poetica, per cui oggetti e materiali emanano un’energia primordiale, senza per questo escludere rapporti con la tecnologia».
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