MMMMMMM. Anagrammi contemporanei in sedi storiche
Miglionico (MT). Nell’assuefazione tutta italica allo spreco, accade sovente che luoghi storici, memoria del nostro incomparabile passato, tornino a risplendere di luce propria ma spesso rimangano contenitori vuoti, in molti casi non fruibili, di sicuro senza un’adeguata programmazione di gestione e di valorizzazione. Questa la condizione del patrimonio storico-artistico del meridione d’Italia in generale, della Basilicata nel caso specifico.
Accade così che un sito come il Castello del Malconsiglio di Miglionico, a pochi kilometri da Matera, dopo un restauro trentennale (anch’essa, ahinoi, italica prassi) che lo vede destinato ad essere sede museale-espositiva, non abbia ancora una gestione e che qui entri in campo una delle poche fondazioni per l’arte contemporanea attiva nel meridione. La Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea, con sede a Matera, ma impegnata nell’organizzazione di progetti di design culturale volti alla rivitalizzazione di inediti scenari del patrimonio culturale dell’intera Lucania, solitamente non deputati all’arte contemporanea, ha ideato per questa sede un progetto espositivo, dal titolo M M M M M M M, che prende vita negli spazi del suddetto Castello, realizzando per l’occasione un lavoro di «ricucitura» storica col passato attraverso i lavori di alcuni artisti contemporanei.
Come ci conferma il curatore della mostra, Angelo Bianco, il lavoro realizzato è stato quello di collegare gli artisti scelti per l’esposizione con elementi caratterizzanti il territorio e il castello stesso: ad esempio, il lavoro di Nicola Carrino ha attinenza con la forma del castello, mentre l’uomo incappucciato di Urs Lüthi è strettamente connesso con un episodio storico, la «congiura dei baroni» che si unirono contro il re di Napoli contro il re Ferdinando I d’Aragona il Vecchio, re di Napoli, episodio dal quale, tra l’altro, prende il nome anche il maniero, in quanto vi si svolse il convegno organizzativo dell’impresa e che viene rievocato ogni estate a ferragosto in un evento in costume che coinvolge l’intero paese. E ancora, le origini del borgo, attribuite a Milone, atleta della Magna Grecia, vengono celebrate indirettamente in un altro lavoro che propone un’immagine di impronta fortemente classicheggiante di nudi maschili.
Anche il titolo della mostra è l’anagramma di una frase che simboleggia le origini di Miglionico e che possono conoscere appunto solo i suoi abitanti: Milone Milite Magno Munì Miglionico Magnifiche Mura.
Uno dei lavori proposti, inoltre, quello di Robert Pettena, è un’installazione con duplice funzione, di opera d’arte e di stand espositivo, realizzata site-specific per accogliere documentazione varia sulla mostra e sul territorio circostante.
Il tutto sotto lo sguardo attento delle figure riprodotte da uno dei maestri del Rinascimento italiano, Cima da Conegliano, inserito nel percorso espositivo, in quanto da sempre custodito nella chiesa madre del paese: storia e contemporaneità fianco a fianco per un lavoro di valorizzazione dell’infinito patrimonio diffuso del nostro meraviglioso paese. E di una regione, la Basilicata, che molto sta investendo nella promozione turistico culturale del suo territorio.
L’inaugurazione è fissata il prossimo 28 luglio e la mostra sarà visitabile fino al 15 settembre.
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