Scolpito nella gommapiuma
Napoli. Con la gommapiuma di Gerardo Di Fiore si conclude al Madre il primo ciclo di mostre curato da Mario Franco dedicato ad alcuni Maestri della storia artistica di Napoli. Dopo le precedenti esposizioni di Armando De Stefano e Mario Persico, il 30 marzo si è inaugurata la personale dello scultore napoletano (Giugliano, 1934), ex professore di scultura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, che presenta «Risacca» del 2007 e tre lavori inediti «Cave canem», «Gli angeli ribelli» e «God Save The Queen». Quest’ultimo dà anche il titolo alla mostra e riprende l’inno nazionale inglese, alludendo alla «Queen» intesa come Madre Terra e come insidia nascosta nell’egoismo umano.
Nelle quattro sale l’invasione della gommapiuma (materiale sperimentato con intento dissacratorio dall’artista sin dagli anni Settanta e apprezzato perché effimero e fragile, destinato a ingiallire e a corrodersi) si trasforma in sculture/oggetti di senso nuovo, complicati nella lettura dagli infiniti e continui slittamenti semantici che alludono a possibilità interpretative sempre nuove, dove la sottile vena ironica si intreccia, confondendosi, con altri livelli metaforici e allegorici.
Gli anni Settanta sono stati per Di Fiore anni di ricerca, con un indirizzo politico e sociale marcato, affiancando all’attività di scultore a quella di performer: l’adesione all’attività della «Galleria inesistente» fondata da Vincent D’Arista e Gianni Pisani nel 1969, la partecipazione con Joseph Beuys alla performance «Hic sunt leones» nel 1972 a piazza dei Martiri a Napoli, l’impegno all’interno dell’ASocial Group a favore della legge Basaglia che lo porterà alla Biennale di Venezia curata da Enrico Crispolti nel 1976.
Gerardo Di Fiore, «God Save The Queen», a cura di Mario Franco, 30 marzo- 28 maggio 2012
Madre-Museo d’arte contemporanea Donnaregina
Via Luigi Settembrini, 79 - Napoli
www.museomadre.it
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da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 31 marzo 2012