«Il passato è dolce, il presente è mobile»
Sorgente Group spa è un colosso della finanza immobiliare. Valter Mainetti, romano, fondatore e amministratore delegato del gruppo, voleva trovare una casa anche per il suo antico amore per l’arte e ha dato vita nel 2007, assieme a sua moglie Paola, alla Fondazione Sorgente Group. Sotto la direzione scientifica di Claudio Strinati, la Fondazione gestisce una ricca collezione d’arte (da sculture greche e romane, a opere di Pinturicchio, Reni, Guercino, Maratti, Pannini) e organizza eventi culturali.
Che ruolo svolge l’arte nella sua vita?
Un ruolo molto importante. La passione viene da mio padre Sergio, iniziatore della collezione di famiglia,
entrata con il nome di «Collezione M» nel patrimonio della Fondazione Sorgente. Da bambino mio padre mi esercitava insegnandomi i nomi dei pittori, e me li faceva ripetere come una cantilena. Da grande mi ha insegnato l’importanza del rigore filologico nel fare una collezione. Da ragazzo, a Milano, al liceo, percepivo nell’aria un certo sentimento antiromano, così che mi appassionai all’archeologia romana per ritrovare un personale orgoglio civico. L’esito fu che sono stato sul punto di iscrivermi alla Facoltà di Lettere e Filosofia, ripiegando però alla fine su Scienze politiche, dove mi sono laureato con Aldo Moro.
Nel 2009 Sorgente Group ha acquistato la Galleria Colonna, ora Galleria Alberto Sordi. Sul sito e la sua storia avete pubblicato con l’editore Allemandi una monografia.
La Galleria Colonna è il fiore all’occhiello del nostro patrimonio immobiliare. È già sede di uno spazio espositivo e Dante Ferretti ha progettato per noi un chiosco, che sarà il centro informativo di RomAExhibit, il consorzio capitolino che coordina informazione e programmazione di tutti i musei a Roma.
Davanti alla Galleria Colonna troneggia la grande Colonna di Marco Aurelio; non distante è la Colonna di Traiano. Lei si sente più affine alle virtù guerriere di Traiano o alle virtù filosofiche di Marco Aurelio?
Da giovane mi sentivo più vicino a Traiano, anzi ad Augusto. Ora, col tempo che passa, sto riscoprendo Marco Aurelio.
State aprendo nella sede dei vostri uffici in via del Tritone 132 un grande spazio espositivo che affaccia su strada. Nel programma prevedete anche l’arte contemporanea?
Sì, arte giovane, immagino anche un Premio Sorgente. Ma apriamo con una mostra sulla Parigi dell’Art Nouveau, movimento che amo molto.
Si sente più vicino all’arte del passato o a quella del presente?
Il passato è più dolce, perché devi solo trovare punti fissi; il presente invece è fatto di equazioni di punti variabili e mobili. È bello calarsi nel passato, dove tutto è già avvenuto e sta in pace, il presente è invece aggressivo e violento.
Nei suoi progetti futuri c’è anche un museo per un’esposizione permanente della collezione di Sorgente?
Nei miei progetti no, nei miei sogni sì.
© Riproduzione riservata