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Il CaixaForum festeggia con Delacroix

  • Pubblicato il: 10/02/2012 - 10:36
Autore/i: 
Rubrica: 
DAL MONDO
Articolo a cura di: 
Roberta Bosco, da Il Giornale dell'Arte numero 317, febbraio 2012
Eugène Delacroix

Barcellona. «Quando dipingo, non cerco di descrivere un pensiero», spiegava Eugène Delacroix (1798-1863) a proposito del soggetto di un dipinto, in cui l’emozione doveva sorgere dalla materia, dalla luce e dal colore, più che dalle scene rappresentate. La drammaticità, l’esotismo, il movimento e la policromia delle opere di Delacroix, considerato un rivoluzionario in contrapposizione alle rigide convenzioni dell’arte neoclassica, danno vita alla maggiore retrospettiva dell’artista organizzata negli ultimi cinquant’anni, dopo la rassegna allestita a Parigi nel 1963 in occasione del centenario della sua morte. Dal 15 febbraio al 20 maggio il CaixaForum Barcelona celebra il decimo anniversario della sua inaugurazione con una mostra di oltre 100 opere tra dipinti a olio, acquerelli e disegni, provenienti da importanti musei internazionali come la National Gallery di Londra, il Metropolitan Museum di New York o l’Art Institute di Chicago. La rassegna, curata da Sébastien Allard, conservatore capo del Dipartimento di Pittura del Louvre, che presta per la prima volta alcune opere significative, è una coproduzione tra il museo barcellonese e quello parigino. L’itinerario espositivo ripercorre l’evoluzione stilistica del pittore che Baudelaire definì «il più moderno degli artisti» attraverso opere come «Grecia spirante sulle rovine di Missolungi», «Donne d’Algeri nei loro appartamenti», «La morte di Sardanapalo» e il celebre «Autoritratto» del 1837 (nella foto).

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da Il Giornale dell'Arte numero 317, febbraio 2012