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Il Museion di tutti

  • Pubblicato il: 20/01/2012 - 08:55
Autore/i: 
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Cecilia Conti

Con il compito di valutare lo sviluppo artistico di Museion per i prossimi cinque anni, sono stati nominati i nuovi membri del suo comitato. Si tratta di Gabriella Belli, Charles Esche, Adrienne Goehler, Kasper König e Heike Munder. Sono tutti nomi di fama, come è giusto che sia per rispondere agli obiettivi del Museo e per dare il ruolo adeguato ad un organismo, che solitamente viene costituito per valorizzare la capacità di proposta e per contribuire ad incrementare la visibilità e la rete di relazioni nazionali e internazionali di un’istituzione.
Il comitato artistico è stato nominato dalla Fondazione che gestisce il Museo d'arte moderna e contemporanea di Bolzano, istituita nel 2006 per la promozione e la valorizzazione dell'arte contemporanea a partire dagli anni '50, proponendosi come punto d'incontro per l'arte internazionale e come istituzione di sostegno per l'arte altoatesina.
In particolare, la Fondazione Museion è una fondazione di partecipazione, di cui fanno parte la Provincia autonoma di Bolzano e l'Associazione Museion.
Antonio Lampis, vicepresidente della Fondazione Museion dal 2008 al 2010 e attualmente membro del cda, nutre grandi aspettative rispetto al nuovo comitato artistico, prima di tutto sul piano internazionale, ma anche per quanto riguarda l’attivazione di un sistema di scambio con il contesto regionale, di cui Gabriella Belli ha una conoscenza profondissima e per cui rappresenterà un punto di riferimento proprio per riflessioni legate al territorio in connessione con una dimensione più ampia.
Il comitato contribuisce così alla strategia della Fondazione, che opera altresì per incrementare il valore sociale ed economico prodotto dalla cultura e per lo sviluppo, secondo il principio di sussidiarietà, di un’idea condivisa di politica culturale, orientata alla partecipazione dei cittadini, all’integrazione e alla coesione sociale, alla valorizzazione e al sostegno della produzione creativa e dei talenti, in particolare delle giovani generazioni, all’attivazione di relazioni a livello nazionale e internazionale.
Come sottolinea Lampis, da 15 anni direttore della ripartizione «Cultura Italiana» della Provincia autonoma di Bolzano, la Fondazione è impegnata, con uno sforzo del tutto innovativo e fuori dai canoni, nel difficile compito di fare della cultura un bene comune. Con questo obiettivo, essa si allinea alla politica culturale della Provincia, alla costante ricerca, «quasi porta a porta», di nuovo pubblico per l’arte e la cultura, forte del successo dei consumi che queste registrano, sopra la media nazionale e tra i più alti in Europa. Questa tensione è riportata nella mission e nelle attività di Museion, che sviluppa un sistema di marketing avanzato, interrogandosi sulle caratteristiche del proprio pubblico e su come coinvolgerne sempre di nuovo, anima il proprio programma culturale anche grazie al contributo di guest curators, valorizza la propria vocazione di «piazza coperta» e luogo di incontro grazie a «Museion Passage», progetto di Martino Gamper che inaugurerà il prossimo 2 febbraio.
«La Fondazione vuole fare di Museion un magnete non solo per i turisti, ma prima di tutto per la cittadinanza, un luogo di cui non si possa fare a meno e in cui tornare sempre».
Ed è all’insegna del massimo coinvolgimento della popolazione che la Provincia di Bolzano prepara, insieme al Nordest, la propria candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019. Museion farà certamente la sua parte.

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