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Venezia, Prada si aggiudica Ca' Corner

  • Pubblicato il: 06/01/2012 - 01:04
Rubrica: 
FONDAZIONI CIVILI
Articolo a cura di: 
Veronica Rodenigo
Ca' Corner della Regina a Venezia

Venezia. Come da programma, la municipalità veneziana ha accettato, entro la scadenza prevista (31 dicembre 2011), i 40 milioni offerti dalla maison Prada per l'acquisto di Ca' Corner della Regina.
La vicenda ha animato le cronache locali non senza aggiornamenti all'ultimo minuto: dopo un primo diniego, l'autorizzazione per l'alienazione del bene da parte della Direzione regionale per i Beni e le Attività culturali è arrivata il 29 dicembre, dopo che il Comune ha accolto il riesame delle destinazioni d'uso secondo le indicazioni di Soprintendenza ai Beni Architettonici e Direzione regionale. Il palazzo quindi, che già ospita la fondazione omonima della griffe milanese, sarà oggetto di un recupero che prevede la destinazione residenziale per primo, secondo mezzanino, terzo piano e sottotetto. Il piano terra, il primo piano nobile e il secondo piano dovranno invece rimanere ad uso culturale pubblico e potranno includere spazi commerciali funzionali all'attività espositiva.
Accordo raggiunto anche per un altro immobile storico sul Canal Grande: il Fontego dei Tedeschi, ceduto già tre anni fa da Poste Italiane alla società immobiliare del gruppo Benetton Edizione Property per oltre 50 milioni di euro. Sino ad oggi, dopo diverse polemiche anche per il progetto di trasformazione in centro commerciale dell'archistar olandese Rem Koolhaas, con inserimento di vasta terrazza panoramica alla sommità e scale mobili interne, la situazione era rimasta in una sorta d'impasse anche perché il Comune voleva garantire la fruizione pubblica di una parte degli spazi. Ora, secondo la recente sottoscrizione, la corte interna e alcuni vani attigui al piano terreno rimarranno ad uso pubblico mentre la municipalità ha ottenuto 6 milioni di euro d'indennizzo per la concessione della variante ad uso commerciale degli spazi.
Intanto Benetton detta tempi e condizioni per l'avvio dei lavori: 12 mesi per portare a termine gli adempimenti amministrativi o il Comune dovrà restituire i 6 milioni ricevuti ma Soprintendenza e Direzione regionale, che dovranno esprimersi sul progetto griffato Oma, non hanno ancora ricevuto alcuna presentazione ufficiale dell'elaborato.

dal Giornale dell'Arte, edizione online, 4 gennaio 2012