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A Bari tutti a Teatro con Celant

  • Pubblicato il: 16/12/2011 - 09:34
Rubrica: 
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Articolo a cura di: 
Anna Saba Didonato
Giuseppe Penone

Bari. Dopo aver fatto tappa in sei importanti musei nazionali (dal Castello di Rivoli alla Triennale di Milano, dal MAMbo al MaXXI, dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma al Madre), la kermesse poverista si chiude con l’ultima pièce, «Arte Povera in Teatro», messa in scena negli spazi dell’ex teatro Margherita, sempre più prossimo a essere nuovo centro per l’arte contemporanea. Con questo appuntamento, infatti, lo storico Politeama barese conferma la sua determinazione a voler rientrare tra le istituzioni culturali del Paese. Realizzato agli inizi del secolo scorso in stile liberty, l’edificio presenta al suo interno pareti nude e pilastri lasciati a vista, oscillando tra stato di decadenza e estetica del non finito. «Lo spazio danneggiato e non finito del Teatro sembra fatto apposta per i lavori di questi artisti che qui dialogano con il senso di frammentarietà e di caducità convogliato dai resti del teatro, spiega Germano Celant. La loro poetica è perfettamente in sintonia con l'idea di rovina e con un luogo pieno di richiami storici, così come la forma e i materiali delle loro opere si inseriscono in modo drammatico e nello stesso tempo poetico all'interno del Teatro».
In mostra opere di Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Gilberto Zorio.
«Arte Povera a Teatro» s'inaugura oggi, alle ore 19, e resterà aperta fino all’11 marzo.

da Il Giornale dell'Arte, edizione online, 15 dicembre 2011