I Telepati a Trivero
Trivero. Inaugurazione della terza edizione di «All’Aperto». La Fondazione Zegna ha regalato ai cittadini di Trivero, storica sede dei lanifici Zegna, l’opera di Stefano Arienti «I Telepati». L’impegno a rendere più fruibile l'accesso all'arte contemporanea non è il solo campo d’azione della Fondazione, che dal 2000, anno della sua nascita, si è mossa a livello nazionale e internazionale in ambito sociale, culturale, di tutela dell’ambiente e di ricerca medico-scientifica. La realtà Zegna nasce con l’obiettivo di dare continuità ai valori, al pensiero e alla filosofia industriale del fondatore dei lanifici, Ermenegildo, secondo il quale etica, imprenditorialità, benessere sociale e sviluppo culturale devono essere collegati. In linea con questi principi la Fondazione Zegna ha nel mondo numerose partnership con soggetti terzi. Con il FAI e con l’organizzazione internazionale Oceana ha in corso l’omonimo progetto per la tutela dei mari, mentre in Cina, dove ha recentemente festeggiato i suoi vent'anni di presenza sul territorio con una grande mostra fotografica sui Panda, collabora con il WWF nella salvaguardia dell’habitat di questo animale. La Fondazione promuove lo sviluppo sostenibile con programmi di educazione e microcredito in India con Care&Share, mentre in Africa il progetto AMREF si concentra sulla distribuzione di acqua potabile. In Europa la ricerca contro l’HIV è seguita tramite CREAThE onlus, mentre a Pechino e Shangai la Fondazione sostiene il St. Judes Children Research Hospital nella lotta alla leucemia. All’Aperto non è l’unico progetto culturale promosso dalla Fondazione, che in Russia supporta con borse di studio il Teatro Mariinskij e in Brasile L’Instituto Rio che si occupa della diffusione della cultura musicale. La strategia industriale del Gruppo Zegna di espansione nei paesi che si stanno imponendo come destinatari del marketing del lusso è dunque accompagnata da progetti di carattere socio-culturale.
L’attenzione alle sinergie sul territorio si è espressa con la collaborazione tra la Fondazione Zegna e Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, entrambi operanti nel biellese, con l’obiettivo di esplorare le possibili cooperazioni tra arte e impresa. In questa direzione sono nati diversi progetti d’investimento culturale come Habitus Zegna Cittadellarte, UNIDEE e Visibile.
La Fondazione Zegna è una fondazione di erogazione guidata dall’omonima famiglia, che si avvale della consulenza di un Comitato Scientifico, composto da esperti nei vari ambiti di intervento, per determinare linee di azione, valutare e selezionare i progetti. Il Comitato Scientifico del progetto All’Aperto è composto da Catia Riccaboni (Fondation de France), Tom van Gestel (SKOR, Amsterdam), Michelangelo Pistoletto (Cittadellarte), Salvatore Lacagnina (Galleria Civica di Montevergini). Criterio fondamentale nella selezione dei partner è la massima trasparenza di operato, inoltre i progetti sono finanziati in base a un principio di sviluppo auto sostenibile, in grado di crescere autonomamente.
All’Aperto è un progetto diretto, gestito autonomamente, con il quale la Fondazione si è impegnata ad arricchire la vita dei singoli e della comunità attraverso gli interventi di artisti impegnati in un lavoro sullo spazio pubblico, dove l’opera d’arte diventa anche strumento di azione sociale.
Tre le edizioni, con interventi volti a intrecciarsi in modo crescente con la vita degli abitanti di Trivero. Con «Le banderuole colorate, lavoro in situ»(2007),Daniel Buren è intervenuto marcando visivamente con il suo «gran pavese» un luogo allo stesso tempo familiare e iconico della città. Il progetto di Alberto Garutti «Dedicato alle persone che sedendosi qui ne parleranno»(2009),si è invece diffuso sul territorio, entrando in relazione con la vita quotidiana dei residenti e con le loro storie condensate nella figura del cane. «I Telepati» di Stefano Arienti ha aggiunto un livello di apertura, associando al segno sul territorio - le pietre di fiume dipinte - la rete wi-fi gratuita, un servizio che apre vie di comunicazione e di ricerca per chi, attraverso l'opera, vorrà connettersi ad internet. Questo processo di progressiva apertura fa parte di una strategia a lungo termine relativa al progetto e a come gli artisti e i fruitori delle opere lo hanno recepito.
Nel suo percorso artistico Stefano Arienti ha sviluppato una metodologia di lavoro basata sul coinvolgimento attivo e sulla collaborazione con le persone che fruiranno quotidianamente le sue opere. Per «I Telepati» l’artista ha coinvolto i ragazzi delle scuole secondarie, invitandoli a promuovere l’iniziativa e a realizzare, sotto la sua direzione, un disegno collettivo in occasione dell’inaugurazione dell’opera, momento che ha anche segnato l’attivazione di questa «scultura da adoperare», come la descrive l’artista, tramite la messa in funzione della copertura wi-fi.
I curatori degli interventi site-specific che caratterizzano All’Aperto, Andrea Zegna e Barbara Casavecchia, intervistati dal Giornale delle Fondazioni in merito al progetto dicono: «siamo molti soddisfatti dell’opera di Stefano, che è molto estesa sul territorio pur mantenendosi "invisibile" e sollecita la partecipazione della comunità in modo del tutto libero, offrendo la possibilità di navigare gratuitamente online. Le teste in pietra dei suoi Telepati, che giocano col cortocircuito tra arcaico e contemporaneo, ci invitano anche a ripensare alla relazione tra velocità della tecnologia e tempi millenari della natura, così presente a Trivero. Ora che siamo giunti alla terza edizione, la visibilità del progetto all'interno della comunità è cresciuta e la fondamentale complicità della scuola e dei suoi insegnanti ci ha portato a contatto con molti abitanti.L'obiettivo è continuare sulla stessa strada, perseguendo una logica di interventi "a basso volume", capaci di dialogare con il pubblico degli appassionati d'arte contemporanea, così come con quello del luogo, che con questi interventi convive ogni giorno dell'anno».
Tra le linee d’intervento della Fondazione Zegna il progetto All’Aperto si conferma come un progetto centrale nello sviluppo degli obiettivi statutari di valorizzazione e sviluppo del patrimonio culturale.
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