NOTIZIE IN BREVE DAL MONDO DELLE FONDAZIONI
>>> A Palazzo delle Esposizioni si parla del ruolo dell’arte nella dimensione pubblica dell’innovazione >>> La Fondazione di Comunità Monza e Brianza sostiene arte e cultura con impatto sociale >>> Sesta edizione per FOUNDAMENTA#6, il bando di SocialFare >>> Fondazione per l’architettura / Torino presenta il nuovo programma >>> Apre la mostra «Astrid Kirchherr with the Beatles» promossa da Fondazione Carispezia >>> A Roma lo Spazio Cerere presenta ‘170 racconti in bottiglia’ >>> Scade il 5 maggio il bando DNAppunti coreografici 2018 >>> Il Festival della Filantropia arriva a Brescia
A Palazzo delle Esposizioni si parla del ruolo dell’arte nella dimensione pubblica dell’innovazione
Il 16 aprile a Palazzo delle Esposizioni, presso la Sala Cinema, sarà possibile partecipare alla tavola rotonda «IA e Pubblica Amministrazione. La dimensione pubblica dell’innovazione e il ruolo dell’arte» sul tema del rapporto tra innovazione e cultura e creatività.
L’evento gratuito si svolge nella cornice della mostra «HUMAN+. Il Futuro della nostra specie», aperta al pubblico fino al 1° luglio 2018.
Con la pubblicazione del Libro Bianco IA, frutto della Task Force nazionale promossa da AgID con il compito indicare le linee guida sull’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nelle PA e nei servizi al cittadino, l’Italia apre una riflessione inedita sulle sfide esistenziali, psicologiche, antropologiche e sociali rappresentate dall’IA, quale elemento più avanzato del rapporto complesso fra individuo, società e tecnologie.
Specularmente in Europa il programma STARTS - Science, Technology and the Arts, varato dalla Commissione Europea, è l’espressione di una nuova sensibilità nelle istituzioni che riconosce all’arte il ruolo di catalizzatore nei processi di ricerca e innovazione sociale e tecnologica.
In un dialogo che coinvolge l’Europa e l’Italia, attori trasversali al mondo della ricerca, dell’amministrazione pubblica, delle istituzioni e delle fondazioni culturali e dell’impresa si confronteranno sulla dimensione pubblica dell’innovazione e sul ruolo dell’arte, del design e delle discipline umanistiche, interrogandosi sul vantaggio strategico che un’innovazione al nesso di arti scienze e tecnologie può rappresentare per l’Italia.
Aprono i lavori: Roberto Viola - Direttore Generale, DG Connect - Commissione Europea; Antonio Samaritani - Direttore Generale di AgID - Agenzia per l’Italia Digitale; Paolo Cesarini - Capo dell’Unità Media Convergence and Social Media - Commissione Europea.
Al dibattito parteciperanno: Salvatore Iaconesi - Presidente HER - Human Ecosystems Relazioni; Fiorenza Lipparini - Co-founder e Direttore della ricerca PlusValue; Alessandro Bollo - Direttore del Polo del '900; Antonella Galdi - Vice Segretario Generale ANCI - Associazione Nazionale dei Comuni Italiani; Vincenzo Napolano - Comunicazione INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; Catterina Seia - Vice presidente Fondazione Fitzcarraldo; Marcella Mallen - Presidente Fondazione Prioritalia; Valentino Catricalà - Fondazione Mondo Digitale e curatore del MAF - Media Art Festival; Nicola Martinelli - Founder e Presidente eFM.
«IA e Pubblica Amministrazione. La dimensione pubblica dell’innovazione e il ruolo dell’arte» è un evento promosso da HER - Human Ecosystems Relazioni, con il patrocinio di AgID - Agenzia per l’Italia Digitale, Commissione Europea e in collaborazione con STARTS Program, PlusValue, BAICR - Cultura della Relazione, 4Changing.
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La Fondazione di Comunità Monza e Brianza sostiene arte e cultura con impatto sociale
Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità di Monza e Brianza hanno stanziato 550mila euro per tre progetti individuati nell’ambito del bando ‘Emblematici provinciali’: il restauro della facciata del Duomo di Monza (250mila euro), la ristrutturazione della Casa del lavoratore di Arcore (175mila euro) e la riqualificazione del Cineteatro San Rocco a Seregno (130mila euro).
Lo spirito di questo intervento non è solo recuperare il patrimonio culturale, ma è soprattutto promuovere arte e cultura per la ricaduta sociale che esse possono generare.
La ristrutturazione della Casa del lavoratore permetterà infatti alla Cooperativa Sociale La Piramide di dare una nuova sede a ‘La Vite’, il Centro socio educativo per persone con disabilità”, che ospita circa 30 persone con disabilità psichica, tra 20 e 65 anni.; inoltre strutture come il Duomo di Monza e il cineteatro San Rocco sono, nelle parole di Giuseppe Fontana, presidente della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, «luoghi in grado di accogliere attività culturali e sociali, con la finalità di creare aggregazione e solidificare quei legami sociali fondamentali che tante organizzazioni nel nostro territorio coltivano attraverso il volontariato e l’impegno sociale».
Nel dettaglio i 250mila euro destinati al Duomo serviranno a mettere in sicurezza delle parti della facciata della basilica e alla successiva pulitura delle superfici, mentre 130mila euro saranno destinati alla sala del cineteatro San Rocco, gestito dalla Parrocchia San Giuseppe, per renderla più funzionale. Sarà sostituita l’intera controsoffittatura, con lo scopo anche di ridurre l’impatto ambientale ed energetico. La riqualificazione della sala permetterà, inoltre, di ampliare e consolidare le iniziative per i cittadini, con attenzione a favorire l’inclusione sociale.
La realizzazione dei progetti attraverso la Fondazione potrà essere sostenuta non soltanto attraverso i Bandi emblematici, ma anche tramite una donazione. È infatti possibile effettuare un bonifico sui conti correnti intestati alla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza.
Sesta edizione per FOUNDAMENTA#6, il bando di SocialFare
Torna FOUNDAMENTA, la call italiana per business idea e startup a impatto sociale lanciata da SocialFare. Oltre 2 milioni di euro il funding raccolto e 37 le startup accelerate nelle cinque precedenti edizioni di FOUNDAMENTA, selezionate fra le oltre 500 candidature ricevute da tutto il mondo.
La call è rivolta alle migliori business idea, team di progetto, startup e imprese che promuovano soluzioni innovative, generando impatto sociale ed economico nelle seguenti aree: Food & Agriculture (novità rispetto alle call precedenti), Welfare, Education, Healthcare, Cultural Heritage e Circular Economy.
La call è aperta fino al 20 maggio 2018.
Dal 24 settembre 2018 al 24 gennaio 2019, con scadenze serrate e specifiche progettate con e per ogni startup e l’accesso ad un seed fund fino a 50k per ogni realtà, i team selezionati saranno ospitati a Torino, la città più innovativa d’Italia e la seconda a livello europeo, dove potranno godere delle opportunità di networking offerte da Rinascimenti Sociali, l’hub di riferimento nazionale e internazionale nell’ambito della Social Innovation. Il team multidisciplinare dedicato alla Startup Acceleration SocialFare, affiancato da partner nazionali e internazionali, mentor e advisor di assoluta eccellenza, seguirà le startup con un programma che ibrida l’approccio lean startup, design thinking e design sistemico per accelerare le migliori business idea e imprese ad impatto sociale, accompagnandole nel processo di crescita nelle diverse fasi: product/service co-design, business strategy, definizione degli indicatori e valutazione dell’impatto sociale, scalability e investment readiness, ovvero la capacità di attrarre e gestire potenziali investimenti. Il programma si concluderà con il Social Impact Investor Day nel corso del quale le startup accelerate avranno l’opportunità di presentarsi davanti ad un prestigioso e ampio panel di enti privati, business angel, private investor e family office fra cui gli impact investor del veicolo SocialFare Seed – Compagnia di San Paolo, Fondazione CRC, Finde S.p.A. e Fondazione Magnetto.
Info
Fondazione per l’architettura / Torino presenta il nuovo programma
Il 9 aprile alla Scuola Holden Fondazione per l’architettura / Torino ha presentato il calendario di iniziative del 2018, un anno che segna l’inizio di un nuovo corso, rappresentato da un nuovo Consiglio di Amministrazione e nuove attività.
L’intento della Fondazione è rappresentare il punto di riferimento per far incontrare gli stakeholder dell’Architettura con lo scopo di generare opportunità e costruire 4 tipi di valore: valore sociale, economico, culturale e istituzionale.
Produrre valore sociale significa produrre nuove conoscenze, rivolgere lo sguardo alle future generazioni per innescare un cambiamento. Prosegue l’azione della Fondazione per il miglioramento degli spazi scolastici; è in previsione un workshop di progettazione in collaborazione con la Città di Torino con l’intento di affrontare tre temi progettuali connessi all’edificio scolastico: i refettori per il miglioramento del comfort e dell'esperienza pasto, gli spazi per la didattica innovativa e gli spazi esterni; grazie alle aziende partner del progetto, alla fase ideativa seguirà la realizzazione delle opere. L’esperienza maturata in questo ambito sarà applicata agli spazi del reparto di Neonatologia Universitaria dell’Ospedale Sant’Anna di Torino: a partire da una collaborazione con Dear Design Onlus, NextAtlas e Fondazione Medicina a Misura di Donna saranno organizzati workshop con la comunità interessata per migliorare gli spazi destinati ai genitori di bambini ricoverati nel reparto di terapia intensiva neonatale. In tema di accessibilità materiale e immateriale al patrimonio pubblico, la Fondazione con l’Ordine degli Architetti e il focus group Design propone all’interno del calendario di Torino Design of the City 2018, in occasione dell’anno europeo del patrimonio culturale, un contest di design che inviterà professionisti e studenti di scuole di design a livello universitario a ideare soluzioni semplici, concrete e utili che favoriscano l’accessibilità in due aree torinesi: l’asse di via Po e il centro storico di Moncalieri con la salita al castello.
Creare valore economico significa promuovere l’imprenditorialità, offrire strumenti che possano garantire opportunità professionali, creare occasioni per generare architettura. Nel 2018 saranno organizzati 3 incontri peer to peer con l’intento di superare la separazione tra docente e discente per facilitare un confronto libero tra esperienze, a partire dall’analisi di progetti realizzati, dalla visione del progettista e da quella del committente, favorendo il dialogo tra professionista e impresa. Inoltre, a fianco dell’offerta formativa tradizionale, è prevista l’organizzazione di nuovi corsi che si differenzieranno per tematiche e modalità di fruizione: dal carattere interdisciplinare, affronteranno questioni di attualità nel panorama internazionale coinvolgendo esperti di chiara fama.
Relativamente alla costruzione di valore culturale il 19 aprile, in virtù di una collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, verrà organizzato un appuntamento dedicato alle architetture note e meno note realizzate da Carlo Mollino tra il 1933 e il 1973 in quasi 40 anni di attività professionale, dai piccoli progetti privati ai grandi edifici pubblici. Inoltre, sabato 21 aprile e sabato 5 maggio Laura Milan condurrà una visita guidata alla scoperta di Palazzo degli Affari, uno degli edifici moderni più interessanti di Torino, e del Teatro Regio, opera-simbolo della produzione architettonica di Carlo Mollino.
A maggio entrerà nel vivo il progetto del Gran Tour Lab Aurora – I ragazzi raccontano il quartiere, l’iniziativa, avviata con Città di Torino, Circoscrizione 7, Associazione Abbonamento Musei.it, Urban Center Metropolitano di Torino, Biblioteca Italo Calvino e con lo scrittore Marco Magnone, si propone di scoprire come i ragazzi percepiscano e vivano gli spazi urbani.
Per creare valore istituzionale, il progetto Dai, piantala qui, promosso dalla Città di San Mauro Torinese insieme alla Fondazione per l’architettura / Torino, Slow Food Italia e Cooperativa Il Punto con in sostegno della Compagnia di San Paolo, consiste in un percorso di progettazione partecipata pensato per trasformare il parco di 35mila metri quadrati del quartiere Pragranda in un ‘giardino condiviso’, attraverso iniziative per favorire forme di cittadinanza attiva e di cura del bene pubblico.
Apre la mostra «Astrid Kirchherr with the Beatles» promossa da Fondazione Carispezia
Fondazione Carispezia inaugurerà sabato 14 aprile presso i propri spazi espositivi la mostra «Astrid Kirchherr with the Beatles», una retrospettiva che ripercorre la storia degli anni formativi dei Beatles nell’Amburgo del dopoguerra – i cosiddetti «Hamburg Days» – attraverso gli scatti della fotografa tedesca che non solo immortalò il gruppo negli anni iniziali della carriera, ma ne influenzò profondamente lo stile trasformandolo in quello che tutti oggi conosciamo.
L’esposizione, a cura di ONO arte contemporanea in collaborazione con Ginzburg Fine Arts, sarà visitabile fino al 17 giugno e presenterà una ricca serie di scatti, la maggior parte in bianco e nero: dal primo vero e proprio servizio fotografico del gruppo a momenti privati che ripercorrono la stretta relazione tra i Beatles e la fotografa, oltre che la storia di un luogo e un periodo fondamentale per la band che ha cambiato la storia della musica pop.
Nell’agosto del 1960 l’impresario tedesco Bruno Koschmider scritturò i Beatles, una giovane band di Liverpool composta da John Lennon, George Harrison, Paul McCartney, Pete Best e Stuart Sutcliffe, per suonare rock’n’roll in alcuni dei club da lui gestiti sulla Reeperbahn, ad Amburgo. Una delle tante sere in cui suonavano al Kaiserkeller, andarono a sentirli la giovane fotografa Astrid Kirchherr – allora assistente del celebre fotografo Reinhart Wolf – e il suo fidanzato di allora Klaus Voormann. In poco tempo i due si legarono molto alla band. Astrid rimase colpita dal carisma di Stuart Sutcliffe, tanto che da lì a breve si sarebbero fidanzati. Qualche sera dopo il loro primo incontro, Astrid chiese ai Beatles di fare uno shooting fotografico, il primo ufficiale per la band. Da allora cominciò una relazione che sarebbe durata per tutta la vita. Fu lei che introdusse il gruppo all’arte e alla letteratura esistenzialista e che ne rivoluzionò il look grazie al suo spiccato senso stilistico: le giacche di pelle, gli stivali alla texana e i capelli con la banana lasciarono presto posto a completi, camicie e al più minimale taglio a caschetto che anche la fotografa sfoggiava e che sarebbe diventato presto uno dei simboli della band.
La mostra è organizzata da Fondazione Eventi e Iniziative sociali, società strumentale della Fondazione Carispezia.
A Roma lo Spazio Cerere presenta ‘170 racconti in bottiglia’
A partire dall’8 al 29 maggio sarà possibile vedere allo Spazio Cerere ‘170 RACCONTI IN BOTTIGLIA’, una mostra promossa dalla Fondazione Pastificio Cerere in collaborazione con la Nando and Elsa Peretti Foundation.
Il progetto, ideato e curato da Paolo Marcolongo, scultore, maestro dell’arte orafa padovana e docente presso il Liceo artistico Modigliani di Padova, è realizzato nell’ambito del progetto ‘Curare l’Educazione?’ ideato da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Pastificio Cerere.
In mostra 170 bottiglie che contengono opere in miniatura, realizzate dagli studenti delle classi terze del liceo artistico tra il 2011 e il 2015, per raccontare il lungo viaggio di Claudio Magris in uno dei suoi capolavori, Danubio.
Micro paesaggi fatti di boschi e di case, mondi lillipuziani abitati da contadini e arciduchi, mercanti, poeti e sacrestani, tracce del passato più funesto marchiato dalla svastica e attimi di affettuosa vita domestica. Una fantasmagorica, suggestiva traduzione dalle parole alle immagini tridimensionali realizzate dai ragazzi con le tecniche più diverse e inserite nelle bottiglie, le classiche bordolesi.
Le 170 micro installazioni custodite nelle bottiglie sono cariche di significati metaforici: messaggi da affidare all’acqua per viaggiare tra terre remote, un affidarsi al caso nella speranza di un approdo accogliente. Un messaggio di alto valore etico ed educativo, quanto mai attuale in quest’epoca di grandi migrazioni.
Dopo le tappe di Padova e Barcellona, le 170 bottiglie – allestite lungo un percorso di oltre 60 metri – saranno esposte dal 9 al 29 maggio 2018 allo Spazio Cerere in una spettacolare installazione.
Durante il periodo di apertura della mostra, nell’ambito di Curare l’educazione?, saranno organizzati laboratori didattici rivolti alle scuole in collaborazione con l’associazione culturale Informadarte.
Scade il 5 maggio il bando DNAppunti coreografici 2018
DNAppunti coreografici è un progetto di sostegno per giovani coreografi italiani, promosso e sostenuto in collaborazione tra Cango/Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza di Firenze – Compagnia Virgilio Sieni, Operaestate Festival/CSC Centro per la scena Contemporanea del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Fondazione Romaeuropa, Gender Bender – Bologna e Fondazione CRT Centro Ricerche Teatrali/Teatro dell’Arte.
Obiettivo del progetto è individuare un giovane coreografo italiano con una idea da sviluppare cui offrire supportoattraverso residenze creative itineranti, risorse economiche e visibilità, affinché possa portare a compimento il proprio percorso di ricerca.
È possibile inviare la propria candidatura entro il 5 maggio 2018: da quest’anno la call è aperta a tutti i coreografi under 35 (il limite di due anni di attività non sarà più considerato un fattore di esclusione).
Attraverso un meccanismo condiviso e paritario, i partner selezioneranno un massimo di sei partecipanti che il 21 ottobre 2018 presenteranno a Roma, nell’ambito della sezione Dancing Days del Romaeuropa Festival, i loro appunti coreografici. Una giuria di esperti individuerà e assegnerà al progetto con maggiore potenziale il percorso di sostegno alla ricerca per il 2019.
È possibile scaricare la call 2018 e il modulo di iscrizione sui siti internet dei partner di DNAppunti coreografici.
Il Festival della Filantropia arriva a Brescia
Dal 14 aprile Brescia ospita la prossima tappa del Festival della Filantropia arriva a Brescia, sulla scia dunque a quanto già realizzato a Milano, Bergamo, Mantova, Bollate, Verbania e Lodi.
Accanto a Fondazione Cariplo questa volta scende in campo la Fondazione della Comunità Bresciana che attraverso il Festival intende dare ancora più voce al mondo della solidarietà e del volontariato in tutte le sue sfaccettature e in tutti i settori in cui si realizza, attraverso una manifestazione che vuole essere ricca, nel programma degli avvenimenti e soprattutto negli obiettivi.
L’evento si articolerà in vari momenti pensati per coinvolgere un pubblico quanto più variegato possibile: dalle famiglie ai giovani, dalle associazioni alle autorità.
Presenterà l'evento Marco Maccarini insieme a Luisa Pedretti. Oltre al presidente delle Fondazione della Comunità Bresciana, Pierluigi Streparava e al Direttore generale di Fondazione Cariplo, Sergio Urbani, interverranno Don Gino Rigoldi, la Prof. ssa Elena Marta (UNI.Catt. MI.), il Prof. Francesco Castelli (UNI Statale BS).
L’obiettivo è spiegare e diffondere la ‘cultura del dono’, dove il dono non è necessariamente una somma di denaro, ma può essere molto più semplicemente anche un sorriso, un abbraccio, la disponibilità di tempo, la voglia di condividere conoscenze. In quest’ottica tutti possono essere filantropi.
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