Venezia, marcia indietro sulle grandi navi in Laguna

Pubblicato il: 21/03/2014 - 09:44

Autore/i:

Rubrica:

NOTIZIE

Articolo a cura di:

Tina Lepri

Venezia. Si torna indietro. Le grandi navi possono tornare a Venezia. Il Tar del Veneto ha accolto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza della Capitaneria di Porto, emessa dopo la decisione del Governo presieduto da Enrico Letta nel 2013 che vietava l’ingresso dalla bocca di porto del Lido e quindi anche al bacino di San Marco alle navi da crociera superiori alle 96mila tonnellate di stazza. Il divieto avrebbe dovuto entrare in vigore dal 2015. Ma il Tar ha anche bocciato la riduzione del 12,5% dei passaggi di tutte le Grandi Navi a San Marco (oltre 40mila tonnellate) prevista per il 2014 perché, spiega, non è stata ancora decisa la via alternativa per raggiungere la Stazione Marittima.
In pratica tutto resta come prima: le navi hanno il libero accesso al cuore della città.
Il ricorso al Tar era partito dalla società Vtp, Venezia Terminal Passeggeri, quella che subito dopo la decisione governativa del parziale blocco del passaggio dei «bisonti del mare» nel bacino di San Marco aveva denunciato la riduzione delle entrate economiche e le possibili conseguenze sull’occupazione, visto il grande business che ruota intorno alle grandi navi da crociera.
Le motivazioni della sentenza del Tar sono attese per il 12 giugno. Nella stessa seduta il Tar riesaminerà anche i limiti posti dal decreto governativo.
Secondo il Tar il Governo, tacciato di «genericità e indeterminatezza», non avrebbe calcolato le conseguenze del divieto progressivo degli ingressi e avrebbe omesso di regolamentare i transiti nei due anni, 2014-2015, in attesa di una «soluzione definitiva».
Il governo Renzi è chiamato quindi ora a decidere molto presto sulla via alternativa per raggiungere il porto veneziano che dovrebbe essere quello del nuovo canale Contorta-Sant’Angelo o un'altra via da individuare.
Indignate le reazioni del comitato No Grandi Navi: «Il Tar del Veneto accoglie il ricorso delle lobby delle crociere». E si prepara a nuove mobilitazioni.