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Madre è Res_pubblica (col trattino)

  • Pubblicato il: 21/06/2013 - 10:53
Articolo a cura di: 
Olga Scotto di Vettimo

Napoli. Il programma e la nuova metodologia illustrati dal direttore del Madre Andrea Viliani lo scorso 7 maggio, durante la conferenza stampa a cui hanno partecipato Caterina Miraglia(assessore regionale alla Cultura), Pierpaolo Forte (presidente della Fondazione Donnaregina) eLaura Cherubini (membro del Cda), intendono riscrivere lo «statuto epistemologico» del museo napoletano, attraverso un ambizioso percorso che corre dalle attività espositive a quelle di ricerca, dalla costruzione di una nuova collezione a un’ipotesi di museo sostenibile nei tempi della crisi. Innanzitutto, quindi, la necessità di un metodo, che, rovesciando il punto di vista, conferiscasovranità al pubblico. Il museo è una «Res_pubblica» (il trattino basso, più che un vezzo, è descritto come il terreno, la base comune di azione), doppia allusione alla sua patrimonialità (la Regione Campania è unico socio fondatore), ma anche alla necessità che venga riscritto da un pubblico coautore, che indirizza, suggerisce e modifica le scelte strategiche attraverso azioni «Per_formare» il Museo, sviluppate nella sala ribattezzata «Re_Pubblica Madre». Perché questo possa accadere, «Camera_Critica» e «Assemblea_Madre» assumono la funzione di occasioni collegiali in cui le proposte del «museo che vorrei» vengono raccolte, discusse e vagliate da una commissione di pubblico e curatori interni; mentre «Lavagne Post_it» e «Lavagna Campania_Contemporanea» raccoglieranno pareri, idee del pubblico e informazioni sulla programmazione dei luoghi del contemporaneo in Campania.
L’altro asse in costruzione è «Per-formare una collezione #1», a cura di Alessandro Rabottini edEugenio Viola, in affiancamento alle direzione anche per la cura di alcune mostre. Si tratta del primo di tre momenti nell’arco dell’anno per la costituzione di una collezione permanente (nota ancora dolente, anche dopo il recente comodato di 5 wall drawings realizzati sulle pareti del Madre in occasione della mostra su Sol LeWitt), che, come per i progetti espositivi, non propone un tema o un periodo storico, ma la raccolta di opere che hanno in comune il carattere partecipativo e di azione, delle quali alcune rimarranno come elemento residuale a conclusione delle mostre (cfr. articolo a p. 34). Il Dipartimento di ricerca, con il coordinamento di Vincenzo Trione, assistito daAlessandra Troncone, intende dotare il Madre di una sua struttura di studio e conoscenza a supporto delle attività del museo e finalizzata anche ad attività laboratoriali, a seminari e a produrre nuove pubblicazioni, confrontandosi con centri di ricerca, archivi, accademie e università.
E, infine, poiché come ricorda Forte «sotto il Garigliano come noi soltanto noi», la Fondazione Donnaregina (più salda per l’attribuzione certa di 5,5 milioni di euro) si propone come testa di ponte per il traino del Mezzogiorno, varando un programma di patrocinio definito Matronato, da conferire, caso per caso, a soggetti residenti nelle otto regioni del Sud.

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da Il Giornale dell'Arte numero 332, giugno 2013