L'Aquila e la battaglia per l'ambiente contro il degrado civile
L'Aquila. Salvatore Settis sarà oggi a L’Aquila (Auditorium Carispaq «Elio Sericchi», ore 17) invitato con Tomaso Montanari, docente di Storia dell’Arte all’Università degli Studi di Napoli, e Gino Famiglietti, direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Molise, a un confronto e a una riflessione aperta alla città, a partire dal suo testo Paesaggio Costituzione Cemento (Einaudi, Torino 2010).
Sono passati quasi tre anni del terremoto, un anniversario che riaccende l’attenzione su un centro storico ancora vuoto e disabitato, la quasi totalità dei restauri ancora bloccati, un paesaggio danneggiato da insediamenti «provvisori». È una ricorrenza che fa sentire il rischio sempre più forte di una perdita di identità, memoria e fiducia e in definitiva del diritto alla qualità della vita dei suoi abitanti, oltre che di un patrimonio unico del Paese. È ancora il caso di parlarne, perché tutto non torni nel buio fino al prossimo anniversario, ma le parole si trasformino in scelte, e assunzioni e condivisioni di responsabilità. Per dirla con le parole di Settis «Paesaggio, ambiente e patrimonio richiedono sapienza tecnica per essere tutelati: ma richiedono anche un’idea di Italia, un’idea declinata al futuro».
L’incontro («Paesaggio Costituzione Cemento. L’Aquila, città simbolo della battaglia per l’ambiente contro il degrado civile?») che sarà introdotto dal saluto del presidente della Fondazione Carispaq Roberto Marotta e moderato dal presidente dell’Associazione Amici del Musei d’Abruzzo Walter Capezzali, è organizzato da Maddalena Bonicelli, Germana Galli e Santa Nastro, ed è realizzato grazie al sostegno della Fondazione Carispaq, nell’ambito del suo decennale impegno nei confronti del patrimonio culturale del territorio, e oggi della sua ricostruzione a seguito del sisma.
edizione online, 13 marzo 2012