L'utilizzo delle fondazioni nel mondo della cultura
Le fondazioni possono costituire un utile strumento per la gestione dei beni culturali. Anzi, il loro utilizzo è sempre più frequente e molte sono le iniziative effettuate con tale strumento.
Le fondazioni possono costituire un utile strumento per la gestione dei beni culturali. Anzi, il loro utilizzo è sempre più frequente e molte sono le iniziative effettuate con tale strumento.
Il bando sperimentale sul rapporto tra arte e social housing promosso dalla Compagnia di San Paolo di Torino
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In attesa della Grande Brera
Alla Triennale di Milano la mostra dei progetti per il restauro di Palazzo Citterio
«Il grande impegno della Fondazione Packard a Ercolano è la dimostrazione di quanto pubblico e privato possano collaborare, in un contesto di regole chiare e condivise, nell’interesse della tutela del bene comune. Quello di oggi è un passo importante per la piena valorizzazione del sito di Ercolano, patrimonio archeologico straordinario». Ancora una volta a parlare è Ministro Massimo Bray, a chiusura di una giornata "storica” per un altro pezzo della cultura italiana.
La storia di una passione per l’arte italiana che piace in Germania
In mostra i progetti del Premio Mies van der Rohe che compie il quarto di secolo
Circa quaranta le opere riunite in Palazzo Fava nella mostra «Il mito della Golden Age. Da Vermeer a Rembrandt. Capolavori dal Mauritshuis», e tra queste la mitica «Ragazza con l’orecchino di perla» nell’unica tappa europea
Siamo pronti a cogliere le opportunità? Si apre il nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020. Secondo le stime di Fondazione Rosselli, nel settennio 2007-2013 l’Italia ha investito oltre l’80% dei fondi ricevuti per la cultura dalla comunità europea in restauri. Solo il 12% in infrastrutture culturali e addirittura il 5% in servizi. Oltre 33,3 milioni di euro dei POIN (dati fonte relazione Ministro Barca 31.12.2012), «attrattori culturali del Mezzogiorno» sono stati restituiti per incapacità di progettazione. La cultura dovrà assumere una nuova prospettiva se vorrà essere di una partita che vale 325 miliardi di euro
Nell’aprile 2012 l’Assemblea dell’Acri ha approvato la Carta delle Fondazioni, il codice di autoregolamentazione, elaborato in 18 mesi di lavoro partecipativo, che ha raccolto notevoli apprezzamenti dalle autorità italiane e, a livello internazionale, dal Fondo Monetario. Ne parla Giorgio Righetti, direttore generale dell’Acri dal 2010