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Opera Barolo 

Visto due volte e PARI. Quando ricerca artistica e progettualità strategica trovano una radice comune nell’Arte Irregolare

  • Pubblicato il: 15/10/2017 - 20:00
CULTURA E WELFARE

Il rito del varo della programmazione autunnale di P.A.R.I. – Polo delle Arti relazionali e irregolari, si è consumato il 6 ottobre scorso, con l’inaugurazione a Palazzo Barolo della rassegna Singolare e Plurale, frutto del proficuo connubio tra Città di Torino e l’Opera Barolo. Da due anni, infatti, la Fondazione accoglie progettualità che intersecano la produzione culturale fuori dal sistema dell’arte, il benessere psico-fisico dei singolo, il welfare sociale e la salute pubblica. A precedere questa iniziativa, a fine settembre nello spazio Barriera, è stata inaugurata la mostra di Giulio Squillacciotti, Visto due volte, a cura di Arteco (Annalisa Pellino e Beatrice Zanelli). Sebbene i progetti abbiano una natura propria e una formalizzazione autonoma, vivono di una radice comune. La mostra di Squillacciotti, infatti, è esito di un programma di residenza inserito nel lavoro di studio e ricerca condotto negli archivi di arte irregolare del progetto Mai Visti. Mai Visti e Altre Storie, nato nel 2015 con l’obiettivo di catalogare e far conoscere il grande patrimonio di arte outsider presenti nelle collezioni piemontesi.
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

Articolo a cura di: 
Giangavino Pazzola

Io sono un artista

  • Pubblicato il: 15/10/2017 - 20:00
LA PAROLA AGLI ARTISTI

Marco Fattuma Mao’ compare nella mostra Fuoriserie a Palazzo Barolo, a Torino, con Rahcconto O’, un insolito archivio fatto della storia - in fase di pubblicazione, in sei volumi, presso Prinp 2.0 Editore - dell’artista italo somalo, che ha scelto di uscire dai circuiti. Ritratto da Michelangelo Pistoletto per il celebre quadro specchiante “In Gabbia con mulatto che scopa,” diventa l’icona perfetta del prigioniero, perché non è né bianco, né nero e la sua libertà non viene rivendicata da nessuno. Il suo è diventato un viaggio per la libertà.

Articolo a cura di: 
Elena Inchingolo
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