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Fondazioni liriche

Oh, c’mon

  • Pubblicato il: 10/04/2015 - 11:34
SI FA TEATRO

In un articolo del 24 marzo sulla Fenicel’Economist riconosce al teatro di Venezia e al suo sovrintendente, Cristiano Chiarot, la capacità di garantire la sostenibilità del teatro attraverso una forte attenzione al suo pubblico - costituito in buona parte da turisti - e un significativo aumento delle alzate di sipario. L’articolo pero’ non è lusinghiero nei toni: l’istituzione è di fatto accusata di diventare una Disneyland dell’Opera, di avere un repertorio troppo concentrato sui titoli di cassetta della tradizione operistica italiana, di essere monotona nella scelta dei titoli da rappresentare, e di essere conseguentemente e inevitabilmente trascurata dagli appassionati e dai migliori registi, direttori e solisti.  Commenta Paola Dubini, Centro Ask-Università Bocconi

Articolo a cura di: 
Paola Dubini
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