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Fondazione Nesta Italia

Una battaglia culturale a favore dell’economia sociale

  • Pubblicato il: 16/12/2018 - 09:59
OPINIONI E CONVERSAZIONI
Nuovi strumenti di sviluppo e approcci che possano affiancarsi ai bandi, indirizzati a iniziative di lungo periodo, allo sviluppo di una solida attitudine imprenditoriale e una definita struttura finanziaria del proprio business”. Marco Zappalorto, direttore della Fondazione Nesta Italia, si unisce alle riflessioni generate dall’articolo di Carola Carazzone comparso su queste colonne, “occorre superare il meccanismo dei bandi, perchè produttore di organizzazioni deboli, in starvation cycle e in concorrenza vitale tra loro e un effetto di adattamento, di isomorfismo delle organizzazioni del terzo settore come progettifici”,  partendo dall’esperienza del primo anno del suo ente in Italia. L’obiettivo è “un re-driving collaborativo tra policymaker, practitioner e community, con l’obiettivo di scalare il target delle policy così come gli impatti diretti e indiretti per la promozione di un cambiamento sistemico che è la sintesi di un processo di ricerca-azione, di confronti aperti (open innovation) e di investimenti nella sperimentazione.”
Articolo a cura di: 
Marco Zappalorto, Direttore Nesta Italia
Autore/i: 

La Blockchain potrebbe cambiarci la vita?

  • Pubblicato il: 15/01/2018 - 00:00
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

Blockchain for Social Good. A Torino ha presentato la call di 5 milioni di euro promossa dalla Commissione Europea  per sviluppare soluzioni innovative in campo sociale utilizzando la tecnologia blockchain, nel primo evento italiano  su una tecnologia – un nuovo paradigma di gestione delle informazioni – che, secondo la Fondazione Nesta Italia “ha caratteristiche innovative che rappresentano una sorta di vera e propria rivoluzione – paragonabile a quella dei social network sulle relazioni interpersonali – che sta gettando le basi per la crescita economica del prossimo secolo, non solo nel settore economico e finanziario (dov’è ampiamente impiegata per tenere traccia delle transazioni), ma nella società nel suo complesso”.

Articolo a cura di: 
Cristina Casoli
Autore/i: 

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