Pedali, cultura e paesaggio: una combinazione unica per la rianimazione dei territori interni.
Dall’esperienza del progetto della dorsale VENTO, alcune riflessioni sulla relazione inseparabile tra cultura e cicloturismo. In Italia le dorsali cicloturistiche saranno occasioni uniche “potenti fili narrativi che ricuciono pezzi di territorio e di culture che sono isolati e dispersi”, per riallineare il patrimonio materiale e immateriale culturale diffuso rendendolo il motore di una rianimazione sociale, occupazionale ed economica dei nostri territori, a partire dalle aree interne. Ma questo non accade per caso, occorre una precisa visione e una determinata volontà (politiche e progettuali). “Abbiamo bisogno di progetti per le aree interne, dignitosi e duraturi, per rompere la marginalizzazione e lo spopolamento.” La parola a Paolo Pileri, DAStU Politecnico di Milano. “Le lunghe dorsali cicloturistiche sostengono mediamente cinque occupati per chilometro e generano un indotto diffuso che oscilla tra i 150 e i 250.000 euro per anno.” A colpo di pedale