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coltivare la città

L'altro «dove» che guarda il lato nascosto del cubo di cui vedo solo la parte rivolta a me

  • Pubblicato il: 15/11/2015 - 23:51
PAESAGGI
Michelangelo Pistoletto in visita all'Abbazia di Fossanova - Priverno (LT). Foto: Francesco Saverio Teruzzi

Nell’epoca dell’urbanizzazione planetaria, lontano dall’eco delle grandi città, pratiche artistiche e culturali si riappropriano dei territori trasformando gli spazi in luoghi. Il confine – territoriale e disciplinare – diventa l’occasione di una possibile «rinascita», una fenditura in cui far germogliare semi di cambiamento. L’arte e l’esperienza sensibile si fanno vettore di questa trasformazione coltivando i territori e facendo della «periferia» il terreno fertile di un processo in cui dimensione simbolica e pratica si coniugano. In questa nuova geografia in fieri il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto diventa il motore generativo per una nuova idea di urbanità

Articolo a cura di: 
Stefania Crobe
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