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Travel. Enjoy. Respect. L’anno internazionale del turismo sostenibile

  • Pubblicato il: 15/03/2017 - 19:00
Autore/i: 
Rubrica: 
STUDI E RICERCHE
Articolo a cura di: 
Emanuela Gasca

La General Assembly delle United Nations, nell’ambito delle iniziative dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, ha designato il 2017 come International Year of Sustainable Tourism for Development. Inclusione sociale, protezione delle risorse ambientali e rispetto dei valori culturali delle comunità sono gli assi strategici rispetto ai quali il World Tourism Organizations invita a proporre progettualità nell’ambito di questa cornice. Non solo. L’Organizzazione Mondiale del Turismo invita gli operatori a sviluppare sul territorio iniziative che salvaguardino i contesti di riferimento e favoriscano la cooperazione pubblico / privato. L’invito ai governi, al mondo accademico e agli enti filantropici è infatti quello di definire politiche, strategie e programmi volti all’inclusione dei giovani, delle donne e dei gruppi della società più svantaggiati

 

Nel 2015 la General Assembly delle United Nations designava il 2017 come International Year of Sustainable Tourism for Development
Questo tema si riallaccia strettamente alle tre dimensioni in cui si declina lo sviluppo sostenibile che dovrebbe valorizzare congiuntamente gli aspetti economico, sociale ed ambientale. Il framework di riferimento è il raggiungimento dei Millennium Development Goals in cui si invita, tra le altre cose, al rispetto delle persone con bisogni speciali e delle comunità, e alla salvaguardia dell’ambiente.
In questo contesto il World Tourism Organization – WTO – definisce il turismo sostenibile – TS - come «tourism that takes full account of its current and future economic, social and environmental impacts, addressing the needs of visitors, the industry, the environment and host communities». Questa definizione sarà poi da declinare nei contesti territoriali e sociali con gli obiettivi di: 1) fare un uso ottimale delle risorse ambientali per la conservazione del patrimonio naturale e della biodiversità; 2) rispettare l'autenticità socio-culturale delle comunità ospitanti, valorizzando i valori immateriali che connotano l’autenticità della cultura, dei luoghi e delle tradizioni; 3) innescare processi virtuosi per garantire la qualità della vita in termini di benefici occupazionali e di servizi.
L’hashtag #IY2017 dedicato a questa iniziativa ha così proprio l’obiettivo di identificare alcuni elementi chiave; l’inclusione sociale verso una riduzione della povertà e lo sviluppo dell’occupazione; la protezione delle risorse ambientali; e il rispetto dei valori culturali propri di ciascuna comunità.
Questi temi vengono poi declinati in quattro linee strategiche che non si concentrano tanto su aspetti specifici del TS, quanto piuttosto sulla valorizzazione di soft skills trasversali che invitano ad una riflessione di ampio spettro sulle competenze e le visioni a cui aspirare nel medio lungo periodo. Advocacy and awareness–raising innanzitutto per sviluppare nei soggetti coinvolti nel mondo della domanda e dell’offerta la consapevolezza che un turismo responsabile può contribuire a sensibilizzare le comunità ai principi dello sviluppo sostenibile come previsto dall’Agenda 2030. Il tema del monitoraggio e della valutazione degli impatti del TS è invece al centro della priorità Knowledge creation and dissemination che si lega strettamente con riflessioni su un’educazione in linea con i principi del TS. Relativamente alla sfida Capacity-building and education, infatti, si sottolinea l’importanza di percorsi educativi mirati alla creazione di competenze che salvaguardino il TS. Ultimo ma non per importanza, il fattore chiamato Policymaking che è nodale per far vivere le progettualità in un orizzonte di medio lungo periodo. Facilitare lo scambio di buone pratiche e favorire la cooperazione pubblico / privato sono due degli elementi fondamentali secondo il WTO per garantire l’obiettivo del TS e per creare iniziative sostenibili.
In questo contesto, per quanto riguarda le fondazioni, troviamo casi studio molto diversi che vanno dalla salvaguardia della biodiversità alla promozione del turismo come cultura dei popoli. In Costa Rica per esempio la Foundacion CIENTEC ha avviato delle progettualità per la conservazione e la relativa divulgazione di alcune specie animali. Approccio di più ampio respiro è invece quello di The Travel Corporation (TTC) che, anche con il supporto di TreadRight Foundation, ha promosso il TS attraverso più di 40 progetti internazionali che hanno riguardato il supporto alle comunità e la protezione del paesaggio.
Le progettualità troveranno vetrina all’interno della piattaforma predisposta per l’International Year of Sustainable Tourism for Development dove gli operatori potranno inserire la propria iniziativa nelle categorie solutions, stories e knowledge. Questo strumento è funzionale allo scambio di buone pratiche e alla costruzione di reti tra territori e soggetti coinvolti.
Complessivamente il WTO invita le comunità, le istituzioni e i soggetti privati a prendere parte alle celebrazioni con iniziative / progetti /case history al fine di iniziare a irrigare una comunità di pratica che potrà poi essere volano di cambiamento in termini di TS. Non solo. Il WTO suggerisce ai governi, al mondo accademico e agli enti filantropici di definire politiche, strategie e programmi volti all’inclusione dei giovani, delle donne e dei gruppi della società più svantaggiati.

Fonte immagine: World Tourism Organization

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